Una inchiesta sulla droga in carcere travolge il penitenziario di Larino. Nelle scorse ore una imponente operazione con decine di militari ha portato ad una serie di perquisizioni in celle e uffici. Risultano indagate 18 persone tra detenuti e funzionari, coinvolta anche la direttrice del carcere Rosa La Ginestra che è difesa dall’avvocato Nicolino Cristofaro, il legale al momento non ha voluto rilasciare dichiarazioni. Per La Ginestra si tratterebbe di un atto dovuto in questa fase delle indagini. Il reato contestato è l’associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga. Si tratta di una ipotesi investigativa che mette insieme tre diversi tronconi di indagine. L’inchiesta è coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Campobasso e riguarda l’ingresso nel penitenziario di sostanze stupefacenti. Sulla vicenda è intervenuto anche il segretario generale del sindacato di polizia penitenziaria Aldo Di Giacomo. “L’imponente operazione di perquisizione nel carcere di Larino – afferma – per impiego di forze e mezzi, modalità di esecuzione, senza precedenti e forse con queste caratteristiche in rari casi di penitenziari italiani, non può che lasciare sconcertati chi conosce bene le carceri molisane. Per questa ragione si richiedono comunicazioni ufficiali e rapide indagini senza alimentare false e dannose notizie”. Di Giacomo quindi conclude: “Per la nostra conoscenza della direttrice e del comandante ci sentiamo di escludere responsabilità dirette ma in ogni caso proprio nel loro interesse e in quello del Corpo Penitenziario sollecitiamo celerità di indagine. Siamo certi che la magistratura chiarirà i fatti”.