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mercoledì, Novembre 27, 2024

“Un abbandono pluridecennale quello che interessa l’area a sud del fiume Trigno nel comune di Montenero di Bisaccia.” La denuncia dello staff del progetto South Beach

Attualità"Un abbandono pluridecennale quello che interessa l’area a sud del fiume Trigno nel comune di Montenero di Bisaccia." La denuncia dello staff del progetto South Beach

“Ci s’interroga su quale sia il futuro di questa superficie in preda a dilaganti fenomeni di consumo di suolo e d’inquinamento causato sia da liquami che provengono dalla foce del fiume, sia dalla grande quantità di rifiuti lasciati dalle persone, portati sull’arenile dalle forti mareggiate che interessano quel punto di costa adriatica”.

La denuncia arriva dallo staff della società South Beach che vuole realizzare il maxi-progetto di circa 3,5 miliardi di euro, che prevede un insediamento turistico residenziale  in prossimità del mare nella zona di Montenero di Bisaccia.

“Una situazione  evidenziata- continua la nota- anche da goletta Verde di Legambiente. “

“Il progetto South Beach , in assenza di interventi alternativi che riguardino la bonifica integrale, la sistemazione degli argini del Trigno, il rifacimento della spiaggia e l’abbattimento delle vecchie infrastrutture , contiene tutti gli elementi necessari- dichiara lo staff – affinché il tratto di litorale interessato possa guardare ad un futuro diverso.”

Nella nota, si evidenzia come il mare stia consumando ampie porzioni di suolo creando uno scalino alto quasi un metro rispetto al terreno che rende le terre non più utilizzabili per l’agricoltura a causa  della salinizzazione.

“Anche le opere di difesa costiera costruite nel passato con la funzione di frenare il moto ondoso appaiono – è scritto ancora – ormai inutili, oggi semi sommerse o completamente sommerse”

“A fronte di una situazione particolarmente grave e su cui, ad oggi, non esiste alcun tipo di intervento da parte dello Stato e delle Istituzioni preposte- dichiara lo staff-  il progetto South Beach fornisce risposte importanti su cui è necessario riflettere affinché possano essere messi in campo progetti importati riguardanti l’area interessata che, oltre a salvaguardare l’habitat naturale, con interventi a spiaggia e fondali, possa intervenire sullo sviluppo economico dell’intero Molise in chiave turistica, con il rilancio dei servizi, delle produzioni enogastronomiche e di una vivibilità che, correlata ad altre aree adriatiche, appare sempre più depressa e non sostenibile dalle popolazioni locali”.

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