La Sanità molisana diventa oggetto di attenzione in Argentina e Tirolo. Sono stati infatti due senatori appartenenti rispettivamente a quei territori, Mario Borgese, residente a Cordoba e iscritto al Maie, Movimento Associativo degli italiani all’esetero, e il collega di laticlavio Pietro Patton del Sudtiroler Vokspartai, a prendere carta e penna e a presentare un emendamento al decreto milleproroghe in esame al Senato, e a proporre un emendamento con quale si mira, entro il 15 marzo, alla nomina di un generico Commissario alla Sanità per il Molise. Compito dell’eventuale titolare della missione, si legge testuale nel corpo dell’emendamento, sarebbe quello di “adottare gli atti di impulso necessari a garantire gli adempimenti previsti al piano di rientro”. L’iniziativa lascia aperti diversi interrogativi, a partire da quello che riguarderebbe il futuro di Donato Toma, attuale Commissario ad Acta, che potrebbe essere oggetto di un doppio destino: la sostituzione, oppure la promozione sul campo con l’ampliamento in maniera indefinita dei propri poteri. Ipotesi, la seconda, che potrebbe confliggere con la Costituzione e gli attuali e residui poteri in materia del Consiglio regionale.
Sul tema il presidente commissario è caustico: “Mi chiedo come mai questo emendamento venga proposto proprio in questo particolare frangente storico”, dice Toma interpellato da Telemolise.
L’emendamento, così come proposto, presenta oggettivamente profili di estemporaneità e approssimazione, facendo riferimento al Piano di rientro e dimenticando di citare nel testo il Minestero dell’economia e finanza tra i proponenti dell’eventuale iniziativa al governo, e limitandosi a indicare la sola proposta del Ministero della Salute che – detto per inciso – ha espresso già il suo parere negativo e altrettanta presa di posizione è in arrivo dal MEF.
Insomma, un emendamento davvero dai profili indefinibili destinato ad essere stralciato strada facendo. Pur rimanendo al dettato della Costituzione, ovvero della rappresentanza nazionale dei parlamentari, resta sullo sfondo la perplessità per l’iniziativa singolare di un senatore argentino e di uno tirolese che prendono a cuore le sorti del Molise come se, a parti rovesciate, i senatori molisani assumessero iniziative a sostegno dei canti yodel oppure sui pascoli delle pampas.