Una tragedia tenuta colpevolmente fuori dalla memoria e affiorata in superficie solo molti anni dopo, esattamente come i corpi martoriati dei martiri delle foibe. E’ solo del 2004 la legge che ha istituito per il 10 febbraio la Giornata del Ricordo in memoria degli italiani e degli esuli giuliano dalmati massacrati dalle truppe del Maresciallo Tito e da frange comuniste nel periodo immediatamente successivo all’ultimo dopoguerra. Sono questi gli effetti della storia scritta dai vincitori e le conseguenze di una vulgata negazionista che per decenni ha nascosto quella che a tutti gli effetti è stata una operazione di pulizia etnica. Oggi le celebrazioni in tutta Italia, occasione per riflettere sui crimini del ‘900 e sulle distorsioni della propaganda. A Campobasso il momento del ricordo del raccoglimento e della preghiera è avvenuto proprio presso il Giardino del Ricordo. Insieme al Sindaco Gravina e all’assessore Cretella, i bambini delle scuole elementari D’Ovidio Berlinguer.
In occasione del Giorno del Ricordo il pensiero è andato anche alle vittime del conflitto in corso in Ucraina, una tragedia che il prossimo 24 febbraio compirà un anno e che non accenna a cessare.