“Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario.” scrisse Pimo Levi nel suo romanzo “Se questo è un uomo”.
Far conoscere con un linguaggio semplice e diretto ai giovani quella che è stata la pagina più buia del 900 e per far si che non si ripetano più accadimenti simili con questo obiettivo il circolo ANPI e ARCI di Guglionesi, il Parco Letterario e del Paesaggio ‘F.Jovine’ e l’Istituto “Boccardi-Tiberio”, hanno organizzato degli incontri e allestito la mostra biografica su Primo Levi disegnata da Alessandro Ranghiasci e sceneggiata da Matteo Mastragostino.
Il ciclo di presentazione si è concluso con un approfondimento della vicenda storica dei 650mila militari italiani catturati dai tedeschi e deportati nei lager all’ indomani dell’armistizio dell’ 8 settembre ’43.
È stato Luciano Zani, docente emerito di storia contemporanea dell’università “La Sapienza” e vice presidente dell’ associazione nazionale reduci dalla prigionia, ad’ illustrare ai ragazzi una vicenda spesso dimenticata, perchè quelli che sono riusciti a tornare a casa hanno rimosso quanto vissuto e ci sono voluti decenni per riportarlo alla luce.
Nell’era del post testimone nella quale viviamo, i protagonisti di quella parte della storia sono già scomparsi e alcuni di loro hanno superato i 100 anni, bisogna mantenere viva la memoria e lo possono fare solo i giovani.