Ciccio e Nina si chiamavano cosi i due cani avvelenati lo scorso mese nel territorio di Montemitro dove vivevano da tre anni, abbandonati da quando erano ancora cuccioli.
Uccisi con la solita tecnica, quella delle esche killer: vengono lasciati per strada bocconi di cibo avvelenati per attirare gli innocenti amici a quattro zampe.
I due cagnolini venivano accaduti dalla signora Maria che ha sporto denuncia e cosí si sono avviate le indagini.
Ciccio è stato ritrovato quasi subito al di là della recinzione della proprietà della signora Anna, Nina invece solo pochi giorni fa all’interno di un casotto appartenente sempre alla signora.
Si era rifugiata lì, si è rannicchiata dietro a un tavolo nascosta da un cartone e ha tirato l’ultimo respiro.
L’unità cinofila antiveleno ha sequestrato le esche per analizzarle.
L’amministrazione comunale ha condannato questo crudele atto di inciviltà .
“Spera- ha fatto sapere- che i responsabili dell’accaduto possano essere individuati e puniti a norma di legge.”
I volontari delle associazioni LEIDAA e NOETAA insieme alle guardie zoofile e ad alcuni cittadini si sono ritrovati davanti al comune di Montremitro per manifestare contro chi compie questi gesti crudeli mossi da una cattiveria gratuita ed esortano a denunciare atti del genere e di non essere omertosi.
Ciccio e Nina non ci sono più, uccisi per mano dell’uomo, la loro unica colpa forse è stata quella di fidarsi senza distinzione dell’essere umano, loro che avevano solo bisogno di una carezza e niente più.