Oreste Florenzano ha assunto l’incarico di direttore generale della Asrem agli inizi del 2020, proprio in coincidenza anche con l’inizio della pandemia da Covid 19. Da allora ha dovuto affrontare e gestire una fase difficile e complicata della sanità molisana, alle prese con una lunga e articolata riorganizzazione, carenza di personale e problematiche – come quella degli ultimi giorni relative alla querelle Regione/Gemelli Molise – che alimentano contrapposizioni.
Il contratto, a tempo determinato, che lega Florenzano alla Asrem scade il 28 febbraio prossimo, martedì dunque. E nello stesso giorno è attesa la decisione della Giunta regionale che, come confermato dal Presidente Toma, ci sarà perché non è ammessa vacatio relativa al massimo incarico dell’azienda sanitaria regionale.
L’orientamento è quello di addivenire ad un contratto della durata di 6 mesi, per diverse ragioni.
Le imminenti elezioni regionali, in programma a fine giugno e che rendono opportuna e corretta una prosecuzione del rapporto di breve durata. Un “contratto ponte”, in pratica, che rimetterà la decisione strategica al Presidente della Regione dopo le elezioni e permetterà di affidare l’incarico dopo la pubblicazione dell’avviso pubblico per la formazione del nuovo elenco (nel frattempo scaduto) di idonei a ricoprire la carica di direttore generale.
Una questione calda su cui anche le forze politiche, in Regione, esprimono posizioni. Come quella della capogruppo del PD a Palazzo Moffa, Micaela Fanelli che espressamente ha detto no al rinnovo del contratto con l’attuale direttore generale Asrem perché non sarebbero stati raggiunti gli obiettivi assegnati, per – ha detto Fanelli – la pessima organizzazione del personale e dei concorsi e per le molte carenze che ci sarebbero state.
E intanto sulla gestione delle questioni sanitarie in Molise si attende anche l’arrivo del sub commissario nominato in settimana dal Governo, Marco Bonamico. Il presidente e commissario alla sanità Toma attende Bonamico a Campobasso in settimana perché – ha detto il presidente della Regione – è urgente definire le questioni sul tavolo ed evitare il blocco dei procedimenti.