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giovedì, Dicembre 26, 2024

Cuccioli uccisi, maltrattati e avvelenati. L’appello: “Più attenzione dalle istituzioni”

AttualitàCuccioli uccisi, maltrattati e avvelenati. L'appello: "Più attenzione dalle istituzioni"

Riceviamo e pubblichiamo  (Anna Maria Visaggi e Anna Castellino).

Questa storia è indubbiamente simile a molte altre, tuttavia si ritiene necessario segnalare casi come questo: casi di maltrattamento, abbandono e uccisione di animali. Infatti, già la Dichiarazione dei diritti degli animali, depositata all’Unesco il 17 ottobre del 1978, sancisce all’art. 1 che ‘Tutti gli animali nascono uguali davanti alla vita e hanno gli stessi diritti all’esistenza’; essa inoltre fornisce, con evidente lungimiranza, le linee guida etiche e morali per quanto riguarda il comportamento da tenere nel rispetto degli animali.

In quest’ottica  il disegno di legge costituzionale, comunicato alla Presidenza il 3 dicembre 2014, propone di inserire nell’art. 9 della Costituzione italiana il principio per cui ‘Gli animali sono esseri senzienti e la Repubblica ne promuove e garantisce la vita, la salute e un’esistenza compatibile con le proprie caratteristiche etologiche’. Nel commento alla proposta riforma si evidenzia l’innovatività di questo principio ‘per la cultura e società italiana di cui occorre prendere atto ovvero che l’animale non è più una res, un oggetto nella mera disponibilità del padrone, ma un essere senziente che non può essere ucciso o maltrattato per motivi di opportunità e convenienza ma solo per necessità’ Il 10 dicembre si celebra la Giornata Internazionale dei Diritti degli Animali eppure, purtroppo, leggi, iniziative e celebrazioni spesso si fermano solo alle parole. La nostra storia comincia nell’estate del 2021 quando, nel corso di una passeggiata in montagna, abbiamo trovato due cuccioli di cane meticci marroni, un maschio e una femmina, abbandonati in agro del Comune di Guardiaregia, ai bordi della strada statale. Cuccioli spauriti e scheletrici che non si sono mai fatti avvicinare. Come abbandonarli a loro stessi?

Abbiamo subito provveduto ad allertare il Comune di Guardiaregia nonché ad informare i referenti delle associazioni Leidaa (Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente) e Noetaa (Nucleo Tutela Animali e Ambiente) insistenti nel Molise per toglierli dalla strada e dare loro un rifugio sicuro. Nonostante le ripetute segnalazioni, le Autorità competenti non hanno mai provveduto ad accalappiarli, né tantomeno a comunicare le opportune procedure da seguire per la loro cattura. Nulla è stato fatto anche dagli esponenti delle associazioni preposti alla difesa e tutela degli animali. Verbalmente è stato solo comunicato che non c’erano soldi per tenerli in canile ma null’altro è stato fatto. Nonostante i 60 chilometri da percorrere quotidianamente per il loro sostentamento ci siamo recati spesso dai due piccoli per sfamarli e dare loro tutto l’affetto che potevamo; così sono cresciuti sani e mansueti e sono riusciti a passare l’inverno in una zona di montagna. Nel frattempo la cagnolina ha partorito 4 cuccioli.

Finalmente alla fine del mese di luglio 2022, venuti a conoscenza delle procedure per l’accalappiamento dei due cani, e dei loro quattro cuccioli, il 2 agosto 2022, ci siamo recati sul posto, in accordo con l’accalappiacani, per collaborare alla loro cattura. Quel giorno due dei quattro cuccioli non c’erano più; uno, cui abbiamo dato il nome di Rocky, l’abbiamo adottato mentre l’altra piccola, Elisabeth, è stata portata in canile (in seguito, dopo non poche difficoltà per ritrovare il canile in cui era stata collocata, abbiamo adottato anche lei).

Dall’accalappiacani abbiamo avuto assicurazione che la cattura dei cani adulti rimasti liberi sarebbe avvenuta nei giorni immediatamente successivi, ma ciò non è avvenuto. Il giorno 21 agosto 2022 ci siamo recati nuovamente dai cani ancora liberi ma ci aspettava un mesto spettacolo; due cani (la femmina meticcia marrone madre dei cuccioli ed un pastore abruzzese bianco, probabilmente attratto dalla femmina) erano morti. Sul sito sono intervenuti i Carabinieri che hanno richiesto l’intervento del medico veterinario competente e del servizio accalappiacani. Dall’esame autoptico è risultato che i cani sono stati avvelenati e finiti a bastonate.

Qualche giorno dopo ci siamo recati sul posto con un veterinario della A.S.L. Molise che, con una cerbottana con sonnifero, doveva prendere l’unico cane rimasto, ma non ci è riuscito; dopo due giorni di quel cane non c’erano più tracce. A nulla sono valse le ricerche. Non si era mai allontanato da quel luogo e possiamo solo ipotizzare che le stesse mani assassine l’abbiano ucciso e portato via. Inutile dire che questa storia ci ha lacerato il cuore; storie come questa non dovrebbero esistere. Da comuni cittadini possiamo solo fare appello alle istituzioni e alle associazioni animaliste perché casi come questi non abbiano più a ripetersi, o peggio, a moltiplicarsi indiscriminatamente.

Nel nostro dolore e animati dall’amore per tutte le creature (che dovremmo considerare come compagni di viaggio) ci chiediamo, ci si può ancora fidare delle istituzioni e delle autorità che dovrebbero proteggerle? Possibile che tanta crudeltà e noncuranza verso questi esseri indifesi, che danno affetto e gioia senza chiedere nulla, debba passare inosservata sotto i nostri occhi?”

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