Autismo, il Comune di San Felice del Molise si illumina di blu. L’amministrazione comunale di San Felice del Molise, in segno di adesione alla Giornata mondiale sulla consapevolezza dell’autismo, ha illuminato in blu la facciata principale della struttura municipale. Un gesto simbolico ma che può significare tanto perché in qualche modo favorisce la sensibilizzazione e la conoscenza dell’autismo. Dal 2007 le Nazioni Unite hanno dichiarato il blu colore dell’autismo: è stato scelto per rappresentare una sindrome dove la percezione sensoriale è diversa, portando ad una mente “ribelle”. Questo porta la persona autistica ad avere procedimenti logici ed esperienze diverse da quelli della maggior parte degli altri uomini. È importante tenere presente che quando parliamo di autismo – si riporta sul sito ufficiale bambinieautismo – ancora troppo spesso ci focalizziamo solo sull’individuo, trascurando le ricadute che questa condizione ha sui sistemi prossimali: la famiglia, la scuola, e più in generale la comunità. Chiunque ruoti intorno alla persona affetta da autismo è chiamato a fornire un accudimento superiore, per quantità e tempo, a quello che normalmente si dedica ad una persona neuro tipica, talvolta con il rischio di ricevere in cambio frustrazione relazionale e affettiva e isolamento sociale. Per questo è importante un approccio che non si limiti a interventi a spot ma che metta in atto una presa in carico globale che tenga in considerazione tutte le persone e le risorse che ruotano attorno alla persona autistica. Se è vero infatti che dall’autismo non si guarisce, è vero anche che un intervento precoce, globale, evidence based e, non di meno, rispettoso della persona, dei suoi desideri e delle sue specificità, fa la differenza e permette notevoli miglioramenti e un innalzamento del livello di qualità della vita di chi ne è affetto, del suo nucleo familiare, e degli altri sistemi di appartenenza. L’autismo è una condizione che porta con sé difficoltà, più o meno severe, ma è anche un modo diverso di guardare le cose, una grande sfida educativa, umana, e di inclusione. Una condizione per la quale la partecipazione di tutti diviene necessità e stimolo creativo assieme. Perché esistono tanti modi di essere, e tante intelligenze differenti, e il mondo ha bisogno di tutte.