Parte con una secca sconfitta il percorso playoff per La Molisana Magnolia Campobasso. Sempre all’inseguimento delle proprie avversarie, i #fioridacciaio cedono nettamente al PalaRomare contro Schio che, nella circostanza, festeggia al meglio la Coppa Italia appena conquistata davanti ai propri tifosi, prendendosi l’inerzia nella serie dei quarti.
ALL’INSEGUIMENTO Le venete provano a partire forte (Abdi pareggia momentaneamente a due), prendendo in un amen tre possessi di vantaggio, costringendo coach Di Meglio a chiedere time-out (13-4). Le scledensi hanno un margine in doppia cifra che dà animo alle campobassane, pronte a rientrare sul meno sette (19-12), margine che i #fioridacciaio si portano sino alla fine del periodo, materializzatosi all’insegna di un 30-23.
SCARTO AMPLIATO Le venete provano a dare un ulteriore strattone in avvio di secondo periodo, ma Parks riporta sotto le magnolie tra attacco e difesa. Le rossoblù con una tripla di Sherf si ritrovano a meno dieci, ma un ulteriore parziale delle orange significa il più ventuno casa sul 52-31 con cui si va all’intervallo lungo.
PERIODO HORRIBILIS Il terzo quarto delle magnolie è assolutamente deficitario in attacco. Non riesce ad essere performante nemmeno la difesa dove, invece, si assiste all’alternanza tra uomo e zona con le orange che riescono ad essere più concrete, almeno in avvio. Col passare dei minuti, però, i #fioridacciaio si sciolgono un po’, ma subito le venete ritornano ad imporre la propria legge.
QUARTO QUARTO Abdi prova a dare animo alle sue in avvio di quarto periodo, ma la via del canestro torna a stringersi per le campobassane che si ritrovano nuovamente sotto con le orange capaci di arrivare al massimo vantaggio di 34 punti (85-51), prima di una piccola rivalsa finale dei #fioridacciaio che chiudono sul meno trenta dell’85-55 registrato sul tabellone al suono dell’ultima sirena.
DAGLI SPOGLIATOI Per il coach Vincenzo Di Meglio (che ha sostituito nella vesti di capo allenatore Mimmo Sabatelli, rimasto in Molise per curarsi da alcuni malanni stagionali) l’analisi di fine partita è così la somma algebrica di una prestazione con alcuni alti e tanti, forse troppi, bassi.
«Sapevamo – argomenta – che Schio è una squadra forte ed organizzata, pronta a giocare al massimo e a metterci tanta energia. Questo rendeva già difficile la contesa. Inoltre ci hanno messo concretezza, serietà e tanto impegno giocando sino in fondo. E se noi non riusciamo a mantenere la giusta intensità per tutto il match la situazione diventa intricatissima. Luce spenta dal secondo quarto? Non direi questo. L’attacco ha perso in energia e siamo sembrati una squadra a fine stagione che non ha nulla da chiedere al torneo ed invece eravamo in gara uno dei quarti playoff. Venerdì sarà opportuno un cambio di registro, magari contando anche sul sostegno dei nostri tifosi».
«Dovremo giocare duro – prosegue il trainer rossoblù – per provare a fare di tutto ad allungare la serie. In questo momento, però, c’è forte delusione. Vedremo ora se fino a venerdì riusciremo in un cambio di rotta, magari sospinti dall’entusiasmo dei nostri supporter».
TECO VORREI, MAGNOLIA Le magnolie, sotto 1-0 nella serie, dovranno assolutamente riscattarsi venerdì – giorno in città dedicato alla processione del Cristo morto e della Vergine Addolorata – ospitando all’Arena le scledensi. Centrare un successo, al di là di quello che sarà lo scarto finale, significherebbe portare la serie alla decisiva gara tre del giorno di Pasquetta. Diversamente, la stagione (nel complesso comunque positiva) dei #fioridacciaio terminerebbe ben prima di aprire l’uovo e conoscere la sorpresa all’interno.
Fonte. Ufficio stampa