La loro casa era stata trasformata in una vera e propria centrale dello spaccio, in particolare di cocaina ed hashish. Dal 2019 e fino al gennaio 2022 un intero nucleo familiare di Venafro: madre, padre e due figli, si era dedicato a questa attività. Nei giorni scorsi sono arrivate le sentenze di condanna da parte del giudice del tribunale di Isernia per i quattro componenti della famiglia, al termine del rito abbreviato chiesto dalla difesa. Per gli imputati, già in carcere dal maggio dello scorso anno, la Procura della Repubblica di Isernia, guidata dal procuratore Carlo Fucci, aveva chiesto sette anni di reclusione, oltre al pagamento di una multa. Il giudice, in linea con la richiesta della Procura, ha condannato la madre e i due figli a sette anni. Il padre scarcerato nel maggio del 2021, aveva concorso solo in parte ai reati contestati. E’ stato quindi condannato a sei anni e 10 mesi di reclusione, oltre al pagamento della multa. “La decisione del giudice di primo grado – ha dichiarato il procuratore Carlo Fucci – è di particolare interesse pubblico perché, ritenendo fondata l’ipotesi accusatoria della Procura, basata su lunghe indagini effettuate dalla Squadra Mobile della Questura di Isernia e coordinate da questo Ufficio, consente di prolungare gli effetti positivi dell’azione dello Stato diretta a contrastare lo spaccio di sostanze stupefacenti nella provincia di Isernia che vede i giovani tra le “vittime” di un’attività distruttiva del futuro degli stessi giovani”, ha concluso Fucci.