Tra otto giorni esatti, alle ore 12 di sabato 27 maggio, si chiuderanno i battenti del Tribunale di Campobasso presso il quale potranno essere presentate liste e candidati alle prossime Regionali e si aprirà ufficialmente la campagna elettorale che si concluderà (di fatto) il 26 giugno alle ore 15 quando invece si apriranno le urne che consegneranno al Molise il nome del nuovo presidente di Regione e la composizione del nuovo Consiglio regionale.
Otto giorni utili, quindi, nel corso dei quali partiti e movimenti cercheranno di comporre al meglio della performance liste e coalizioni. Facciamo il punto e partiamo dal Centrosinistra, dove per il candidato alla Presidenza, Roberto Gravina, è scoppiata la grana Molise Solidale, raggruppamento che unisce sigle del volontariato e che si è sfilato di botto dalla contesa elettorale. Al titolare del simbolo e della sigla, Gianfranco Massaro, risponde l’ex portavoce del movimento, Antonio D’Ambrosio. Una decisione presa in solitaria, quella di Massaro, dice D’Ambrosio, senza alcuna forma di rispetto per gli altri soggetti fin qui coinvolti. Continueremo a lavorare con associazioni, cittadini e candidati affianco al centrosinistra, conclude e garantisce D’Ambrosio. A sfilarsi, sempre dal centrosinistra la Rete della Sinistra insieme a Unione Popolare e Un altro Molise è possibile. Manca democrazia, dicono le tre sigle dolendosi di un effettivo coinvolgimento. Quindi, e a conti fatti, al momento al fianco di Gravina possono contarsi le liste del M5S, PD, Costruire democrazia, il raggruppamento Vedi, Comunisti e Sinistra Italiana. Insieme a loro, la lista del Presidente alla quale lo stesso Gravina sta lavorando.
Nel centrodestra si continua a lavorare per l’accordo con il Terzo Polo, espressione questa di sintesi con la quale si fa riferimento a Italia Viva, Azione, Insieme e Molise al Centro. Insieme al candidato Francesco Roberti correranno di certo: Forza Italia, Fratelli d’Italia, Popolari per l’Italia, Lega, UDC, e la civica Il Molise che Vogliamo. Insieme a loro, e questa è la novità di rilievo, una lista del Presidente che Roberti sta allestendo insieme ad un gruppo trasversale di amministratori locali.
Fuori dagli schemi e fuori dalle coalizioni la lista “Io non voto (i soliti noti) capeggiata dall’attivista Emilio Izzo e alla quale fa riferimento anche Azione Civile. Per la lista in questione è iniziata la raccolta firme; ne occorreranno minimo 300 e non più di 600. Regola che vale per tutte le formazioni di nuovo conio.