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domenica, Dicembre 22, 2024

In edicola con il Corriere della Sera il primo dei sei volumi di Adelchi Battista e Giuseppe Colella sul caso Emanuela Orlandi

AttualitàIn edicola con il Corriere della Sera il primo dei sei volumi di Adelchi Battista e Giuseppe Colella sul caso Emanuela Orlandi

Domani (22 giugno) esce in edicola, con il Corriere della Sera il primo di sei volumi sul caso Emanuela Orlandi, la ragazza di 15 anni scomparsa esattamente 40 anni fa. Gli autori sono i molisani Adelchi Battista e Giuseppe Colella.

“Come in cielo così in terra” è il titolo di questo primo libro. Gli altri 5 usciranno ogni giovedì fino al 27 luglio. Un lavoro monumentale, quello fatto dai due scrittori e studiosi, che hanno consultato atti, rapporti, carte processuali di due stati: Italia e Città del Vaticano. Una sorta di spy story che parte da prima del rapimento Emanuela, cittadina vaticana, figlia del commesso di Giovanni Paolo II fino ad arrivare ad oggi. Una vicenda che nel lavoro di Battista e Colella viene presentata sotto una luce diversa, rispondendo a interrogativi attraverso dati di fatto, una ricostruzione attenta e minuziosa.

Nel Corriere di oggi (21 giugno) la recensione di Fabrizio Peronaci.

Uno dei due autori, Adelchi Battista, che ha all’attivo già libri a sfondo storico editi da Rizzoli, sulla sua pagina Facebook, così ha presentato il primo volume della serie.

” Care amiche, cari amici
vorrei condividere con voi questo ritorno alla scrittura dopo diversi anni, grazie al mio complice e sodale Giuseppe Colella che mi ha coinvolto in una operazione non semplice: da domani (giovedì 22 giugno) troverete in edicola, allegato al Corriere della Sera, il primo dei sei volumi ai quali abbiamo alacremente lavorato negli ultimi sei mesi, su una delle vicende più oscure e complesse del dopoguerra italiano: la sparizione di Emanuela Orlandi.

Non è questa la sede per raccontare la mole di documenti, trascrizioni, diari, brogliacci, libri e pubblicazioni, interviste, articoli dossier più o meno segreti che abbiamo dovuto studiare: tanti e ben più prestigiosi autori, commentatori e storici prima di noi hanno fatto lavori eccellenti e hanno aperto strade di enorme interesse sulla vicenda. Noi abbiamo squadernato tutta la enorme produzione sul tavolo e abbiamo ricostruito l’universo di quegli anni un pezzettino alla volta, tentando una strada nuova, a metà tra la letteratura e la storiografia, il documentario e la sceneggiatura.

Mi si permetta di aggiungere che io e Giuseppe sappiamo bene di esserci infilati in un ginepraio che ancora oggi scatena polemiche a più non posso, accuse reciproche e malumori. La nostra idea è stata perciò quella di organizzare percorsi alternativi senza giudizi o preconcetti, tentando una storicizzazione che evita il paradigma, per quanto possibile, di una verità preconfezionata che elimina alla radice tutto ciò che la contraddice. Per noi Emanuela è il testamento di una generazione, la sua rimozione forzata dalla vita civile e sociale di una nazione, e la sottrazione dei suoi veri e propri diritti umani.
Se abbiamo raggiunto un risultato apprezzabile sarete voi a dircelo, se ne avete voglia.

Vorrei solo ringraziare infine, oltre a Giuseppe e a tutto lo staff RCS, le persone della cui pazienza in questi mesi ho ampiamente abusato, primi fra tutti mia moglie e i miei figli, quindi i miei colleghi di lavoro … e a tutti voi, se avrete la pazienza di leggerci”.

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