Mai come questa volta la stampa nazionale ha mantenuto accesi i fari sul dopo elezioni e il Molise, alla vigilia indicato come potenziale laboratorio per nuove alleanze.
Su tutte quella tra il Partito democratico e il Movimento cinque stelle, suggellata nell’ormai famoso aperitivo in un bar del centro storico di Campobasso tra Elly Schlein, Giuseppe Conte e il leader della sinistra alternativa, Nicola Fratoianni.
Ma quella limonata che ha sancito il patto tra i tre secondo il Riformista si è rivelata indigesta. ‘Conte, scrive Enrico Borghi, pensava a Campobasso oggi per immaginare l’Italia di domani. Ora il risultato delle urne obbliga il partito democratico a riconsiderare la propria strategia’.
E la conferma arriva dal Corriere della Sera che annuncia la volontà di Elly a voltare pagina e nel partito è allarme per il voti in vista delle Europee: ‘Quella del Molise – ha provato a smontare Matteo Orfini uno dei big del Nazzareno – è una vicenda con caratteristiche proprie’. Subito rintuzzato però da Lorenzo Guerini secondo cui ‘senza un Pd attrattivo le alleanze non bastano’.
A quel punto, come riferisce il quotidiano Domani, meglio tornare ad un vecchio slogan: il Molise non esiste, così i Dem restano muti dopo l’ennesima sconfitta.
E lo scenario viene letto in questo modo dall’editorialista del Corriere della Sera, Massimo Franco, secondo il quale il tramonto del grillismo si proietta sulle sinistre. ‘La linea unitaria di Schlein – scrive Franco – legittima il Pd di piazza ma non conquista i voti oltre i recinti più radicali’.
Ma i veri indiziati del tracollo restano i Cinque stelle, primo partito nel 2018, a cui mancano all’appello almeno 20mila voti. Finiti, secondo il Fatto quotidiano in parte al Pd che ne guadagna rispetto alle precedenti elezioni circa 4mila e in larghissima parte alla coalizione che ha sostenuto Roberti, in primis a Fratelli d’Italia, passato dal 5 al 20 per cento.
Di tutt’altro tenore le dichiarazioni dello Stato maggiore del centro destra, Giorgia Meloni ha telefonato a Roberti per congratularsi della vittoria e augurargli buon lavoro.
I ministri Annamaria Bernini, Tajani, Salvini, Alessandra Locatelli e tantissimi deputati e senatori del centro destra hanno salutato l’affermazione di Roberti
C’è spazio anche per uno Sberleffo, rubrica pungente del Fatto, che cerca con il lanternino i voti dei centristi: Italia Viva decisiva in Molise zero eletti. Poco per consolarsi. GdT