Una folla di 12 milioni di italiani in giro per negozi a caccia del buon affare. I saldi sono partiti sotto i migliori auspici, e i commercianti sperano di potersi rifare, almeno in parte, dei mancati guadagni dei mesi primaverili che quest’anno, causa il meteo bizzoso, con temperature più basse della media e giornate piovose, non ha spinto i consumatori a fare acquisti di capi leggeri e calzature estive. Per questo motivo Confesercenti aveva chiesto di spostare i saldi verso la fine di luglio, ma a quanto pare la proposta è stata bocciata. Il budget che le famiglie hanno intenzione di investire negli sconti di stagione è di 227 euro, almeno così hanno rivelato le 850 persone, tra i 18 e 65 anni, che hanno risposto all’intervista della Confesercenti Ipsos e sono orientati a comprare almeno 3 prodotti a testa, anche se il 40% ha dichiarato di non potersi permettere più di due capi nuovi nell’armadio, perché con il rialzo dei mutui, delle bollette e del caro vita bisogna fare attenzione al portafogli. Il 32% degli italiani ha infatti ammesso che, rispetto al 2022, ha ridotto notevolmente le spese, soprattutto nel settore moda, per far quadrare il bilancio casalingo e quindi ha aspettato di proposito fino a questo periodo dell’anno per potersi concedere qualcosa di cui ha bisogno. Comunque, nei limiti di ciò che ci si potrà permettere, in cima alla lista degli acquisti, durante i saldi dell’estate 2023, ci sono le calzature e magliette per le donne, pantaloni e shorts per gli uomini. Bassa la domanda di costumi da mare e camicie. “I saldi saranno comunque un momento di bilancio per le attività commerciali dopo anni di perdurante difficoltà – spiega il presidente nazionale di fismo Confesercenti, Beniamino Campobasso, ribadendo le regole del commercio: i prezzi devono essere trasparenti, con indicazione della cifra di partenza, percentuale di sconto e prezzo finale.