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giovedì, Novembre 28, 2024

È salito al cielo il vicario della Diocesi di Trivento, don Mimì Fazioli. Una sua frase: la fede e la grazia di Dio sono le vere ricchezze

AttualitàÈ salito al cielo il vicario della Diocesi di Trivento, don Mimì Fazioli. Una sua frase: la fede e la grazia di Dio sono le vere ricchezze

È salito al cielo il vicario della Diocesi di Trivento, don Mimì Fazioli. Dopo alcuni mesi di ricovero presso le strutture sanitarie, è passato a miglior vita il vicario della Diocesi di Trivento, don Mimì Fazioli. Direttore dell’Ufficio comunicazioni sociali, nonché giornalista, amante dell’arte quale segno della bellezza Celeste e della storia della Chiesa in generale, profondo e sottile conoscitore della Parola, monsignor Domenicantonio Fazioli è nato a Frosolone il 10 aprile 1946 ed è stato ordinato sacerdote il 5 luglio del 1969. Purtroppo, le sue condizioni di salute avevano messo in apprensione tutti i fedeli che ora piangono e pregano per la sua scomparsa. Le esequie si terranno nella Chiesa madre della Diocesi di Trivento, la Cattedrale, con inizio alle ore 16.00 di domani 13 luglio 2023. Per il 50esimo della sua ordinazione, nel 2019, scrisse la seguente lettera che riportiamo integralmente e che fa emergere la grande figura di guida spirituale e di uomo: “Cinquant’anni son passati in fretta, volati via quasi senza accorgermene. Io sono una persona che crede nei valori profondi ed autentici, nei sentimenti veri, nella semplicità della vita e nella grandezza della fede. Quando ripenso al mio passato, rivedo tutte quelle persone che mi hanno fatto tanto del bene e sono immensamente grato verso di loro. Nello stesso tempo vedo chiaramente i miei fallimenti e le mie delusioni, i miei dolori, ma anche la forza, il coraggio e le speranze che mi vengono dalla preghiera e per tutto questo ringrazio infinitamente il Signore, perché, nonostante tutto, in ogni cosa Lui mi è stato sempre vicino ed io, nei vari impegni pastorali, ci ho messo tutto il mio cuore. E quando ho trovato persone oneste sono sempre sbocciati l’amore reciproco e l’amicizia. Le esperienze pastorali sono state molteplici e variegate: anche se ho incontrato persone brave solo a giocare con le parole, molte sono state le persone invece che hanno messo in gioco tutta la loro vita per aiutare gli altri. Nei momenti difficili mi son servito di questo slogan comportamentale: se non puoi dirigere il vento delle circostante, tu puoi sempre orientare le vele e tener ferme le mani sul timone della tua vita. La regola fondamentale del mio rapporto con gli altri è stata questa: ci sono state tante vie, modi o strategie per entrare nella vita delle persone. Ma ce n’è stato sempre uno solo per rimanerci: il rispetto e la verità, sempre e comunque. Faccio una piccola confessione: non mi piace molto viaggiare, ma quello che mi piace tanto è stare in pace con me e con gli altri, questo lo ritengo un posto bellissimo dal quale non mi allontanerei mai. Infatti con l’arroganza e la superbia non arrivi mai da nessuna parte, con la preghiera arrivi lontano, ma con la gentilezza e la fede arrivi ovunque. Ogni giorno è sempre stato un grande dono di Dio: un dono in più per amare, un dono in più per aiutare, un dono in più per perdonare. Il silenzio e il sorriso sono state due armi potenti nella mia vita ed esperienza sacerdotale: con il sorriso ho risolto tanti problemi, con il silenzio tanti altri li ho evitato. Anch’io avrei voluto che alcune cose fossero andate in modo diverso, ma, so bene che, non tutto si può scegliere nella vita. L’unica vera scelta personale che si può fare ogni giorno è quella di andare avanti, sempre, senza mollare. E così la vita è stata per me una grande, eccellente ed impagabile maestra: mi ha fatto capire che la fede e la grazia di Dio sono le vere ricchezze. La vita mi ha allenato quotidianamente: infatti i momenti felici mi hanno reso gentile, i dolori mi hanno reso più umano, i fallimenti mi hanno educato all’umiltà e le prove della vita mi hanno forgiato come l’acciaio, non per nulla vengo dal paese delle lame e dei coltelli temprati. Se devo fare un sunto veloce di cosa ho imparato dalla vita, non mi resta che affermare questo: l’amore resta sempre l’arma migliore per il prete e per ogni cristiano, il sorriso è lo scudo più forte e resistente anche nelle avversità, la preghiera è senza dubbio la forza più grande, ma i regali più belli sono quelli che Dio fa ad ognuno di noi la vita e la fede!”

 

Il messaggio di cordoglio della Città di Trivento:

“La città di Trivento, il Consiglio comunale, il Sindaco, gli Assessori, i dipendenti comunali e l’intera Città di Trivento partecipano commossi e con profondo cordoglio alla scomparsa di Monsignor Domenicantonio Fazioli. Nel ricordare la figura di sacerdote e di uomo di fede, il Suo operoso e instancabile impegno al servizio dei fedeli e di tutta la comunità diocesana, svolto con amore, con dedizione e abbondanza di frutti, sono vicini al dolore dei familiari e a quello della Chiesa di Trivento”.

 

Il messaggio di cordoglio dell’Ordine dei Giornalisti del Molise:

“Il cordoglio dell’Ordine dei Giornalisti del Molise – scrive il presidente Vincenzo Cimino – ad un giornalista che ha dato tanto alla nostra comunità in termini formativi, di cultura e di ascolto. Un saluto speciale ad un uomo al quale ero molto legato e per il quale nutrivo sincera ammirazione”.

Il cordoglio del Comune di Pescolanciano dove don Mimì ha prestato ul suo servizio pastorale:

“Il Sindaco, l’Amministrazione e tutta la cittadinanza si uniscono al cordoglio che ha colpito la famiglia per la scomparsa dell’ indimenticabile don Mimì”.

L’U.S.D. Pallavolo di Pescolanciano saluta don Mimì Fazioli:

“Con il cuore affollato di bellissimi ricordi e con gli occhi colmi di lacrime ricordiamo con affetto e gratitudine il nostro caro Don Mimì. A tanti di noi ha regalato la passione della pallavolo e per lo sport in generale, segnando il nostro percorso di vita, improntato sul lavoro di squadra, sacrificio e la gioia della vittoria”.

 

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