Un ritorno a pieno ritmo quello della rassegna musicale “Palcoscenici”, voluta e curata dall’Assessorato alla Cultura della Regione Molise in stretta cooperazione e collaborazione con il Conservatorio “Lorenzo Perosi” di Campobasso.
Il secondo appuntamento di agosto è stato con il concerto di due allievi del Conservatorio su citato: Sara Prioriello e Michele Apollonio.
Entrambi studenti di pianoforte, si sono esibiti nella splendida cornice del Palazzo Ducale di San Giuliano del Sannio martedì scorso.
In scena un repertorio interamente di musica classica, con il duo che si è esibito dapprima insieme ma anche con assoli.
Le musiche di Franz Schubert, compositore austriaco e musicista romantico che, nelle sue opere, evidenzia aspetti elegiaci facendo emergere la nostalgia del passato – come simbolo di bellezza – momenti di malinconia ma anche di divertimento e grazia. Il duo si esibirà nella sua “Fantasia in fa minore per pianoforte a quattro mani”, composizione che risale agli ultimi mesi di vita di Schubert e in cui emerge proprio la Fantasia, intesa in senso romantico come poesia dell’immaginario, espressione naturale della libertà creatrice.
Spazio al compositore polacco Fryderyk Chopin – considerato uno dei più importanti compositori del periodo romantico e definito “poeta del pianoforte” – con alcune esibizioni di Michele Apollonio.
Il concerto si è aperto con “Ballata n.1”, la prima delle sue quattro ballate che rappresenta una delle opere più importanti e significative del Romanticismo musicale e che è stata, tra l’altro, utilizzata nel celebre film di Roman Polański dal titolo “Il Pianista”.
Apollonio ha proseguito con la “Ballata n.3”, sempre di Chopin, soffermandosi sul quarto movimento, nonché il finale della composizione: un brano dinamico che, con il suo Agiato, coinvolge emotivamente.
Infine, spazio al compositore ungherese, anch’esso del periodo romantico, Franz Liszt con “Studio trascendentale n.10”, una composizione indicata, molto spesso, come “Appassionata” in tempo allegro agitato molto. Un brano caratterizzato dall’impegno ardente e dalla drammaticità appassionata, è considerato uno degli studi più difficili dal punto di vista tecnico e allo stesso tempo uno dei più riusciti musicalmente, nell’ambito delle idee musicali e nella riuscita estetica.
Gli eventi, che hanno riscosso grande successo e consensi fin da subito, sono stati fortemente voluti dall’Assessorato alla Cultura della Regione Molise insieme a una delle eccellenze molisane quale il Conservatorio “Lorenzo Perosi” di Campobasso, con l’intento di valorizzare i musicisti molisani – ma non soltanto – e di promuovere la musica e la cultura in Molise.