Giovanni Di Stefano è uno dei più controversi e discussi personaggi, ultimamente anche protagonista di una serie tv internazionale. L’avvocato del Diavolo, così è stato soprannominato, per essersi vantato di aver difeso personaggi come Saddam Hussein e per la sua amicizia con l’ex presidente serbo Milosevic. Molisano di Petrella Tifernina, fu presidente del Campobasso Calcio che, diceva, di voler portare in serie A, ma fallì e tutto finì in una bolla di sapone. Più volte alla ribalta nella cronaca non solo nazionale, per vicende giudiziarie, torna a far parlare di se’. Di Stefano è stato da poco scarcerato dopo aver fatto 10 anni di detenzione in Inghilterra. Ha scontato quasi per intero una condanna a 14 anni di carcere per una serie di reati tra cui truffa, furto, ricettazione, possesso di documenti falsi, per fatti commessi nel Regno Unito tra il 2001 e il 2011. Riconquistata la libertà è tornato subito a Petrella Tifernina dove vive la sua anziana madre. Telemolise lo ha incontrato in paese insieme a suo figlio Gianluca.
“La mia vicenda giudiziaria – ha detto – si è conclusa in maniera straordinaria perché la Corte d’Appello ha revocato la mia condanna. Questo vuol dire che il fatto non è mai successo ma io ho fatto comunque dieci anni di carcere e per questo ora ci sono udienze per ottenere un risarcimento per quello che mi hanno fatto”.
“Il processo che mi hanno fatto in Inghilterra – aggiunge – era politicamente coinvolto. Tutti sanno che ho denunciato uomini potenti e gravi fatti accaduti in Iraq, in Libia e in Serbia e questo mi è costato molto”.
Di Stefano guardando a tutto quello che gli è accaduto in questi anni non si dice affatto pentito: “Non cambierei niente”, risponde. Intanto la sua storia ha catturato l’attenzione del cinema e della televisione. La serie tv su di lui “L’avvocato del diavolo” è stata trasmessa in tutto il mondo e ora è in lavorazione un film sulla sua vita diretto da Jim Sheridan. Non a caso Di Stefano è appena stato alla Mostra del Cinema di Venezia proprio per incontrare il regista. “La serie televisiva di Sky – osserva – è stata realizzata senza la mia partecipazione, è una fiction, intrattenimento per il pubblico. Il docufilm che sta realizzando Jim Sheridan invece racconta tutta la mia vita in modo fedele e la storia bellissima della mia famiglia”.