Al Nazareno ci si interroga sui nuovi addii. Una piccola pattuglia ha lasciato il partito democratico per traslocare ad Azione, la formazione politica guidata da Carlo Calenda.
Quando ci sono persone che se ne vanno, ha dichiarato oggi a Repubblica Graziano Del Rio, il gruppo dirigente deve interrogarsi.
A poco meno di due mesi dal congresso regionale, il vento di burrasca non ha ancora investito il Pd del Molise.
Non sono segnalate fuoriuscite, né se ne intravedono in un futuro più o meno prossimo.
Tuttavia, qualche folata ha cominciato a scuotere anche i rami più robusti e i segnali di una polemica mai sopita tra il vertice di via Ferrari e una opposizione interna che si fa sempre più critica sono riemersi appena l’attività politica è ripartita.
In Consiglio regionale, ad esempio, dove a ormai incarichi e ruoli sono ben definiti non è stato ancora sciolto in casa Dem il nodo del capogruppo.
Vittorino Facciolla, è stato indicato dalla minoranza vicepresidente del Consiglio. Tutto lasciava intendere che a guidare il gruppo in aula fosse confermata Micaela Fanelli, capogruppo anche nella scorsa legislatura. Invece il Pd non ha ancora risolto questo passaggio.
Anche sulla strada da seguire per le primarie con cui sarà scelto in candidato o la candidata alla segreteria regionale non c’è una visione condivisa. Primarie aperte, ha annunciato l’ex sindaca di Riccia, anche a chi non possiede la tessera del partito. Un modo per far tornare il popolo dei gazebo a scegliere il proprio rappresentante. Primarie sì, è la tesi del segretario in carica, ma solo per i tesserati.
In pratica un voto all’aperto che cambia poco nella sostanza di voler invece aprire le porte del partito democratico a quanta più gente possibile.
Una apertura che nelle ultime ore pare voglia praticare Elly Schleyn che le primarie le ha vinte a sorpresa proprio con questo sistema e che ora si trova dover fare i conti con una agguerrita opposizione interna alla quale ha lanciato segnali distensivi.
Tutto da decidere in queste ore, con dietro l’angolo, appena concluso il 2023, una nuova campagna elettorale, che in Molise porterà al voto, in modo particolare, gli elettori di Termoli e Campobasso che hanno entrambe perso i sindaci in carica: uno promosso Governatore Roberti, l’altro sconfitto alle regionali, Gravina.
Dopo il congresso, le primarie serviranno al centrosinistra anche per scegliere qual saranno i candidati alla successione.