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martedì, Ottobre 22, 2024

Libero lo studente italo-palestinese, ma per ora non può tornare in Italia

CronacaLibero lo studente italo-palestinese, ma per ora non può tornare in Italia

Libero ma sotto condizioni: la vicenda del giovane italo-palestinese Khaled el Qaisi – arrestato il 31 agosto da Israele al valico di confine di Allenby con la Giordania senza che finora gli siano state formalizzate accuse – ha avuto uno sviluppo positivo ma non si è ancora conclusa. Il tribunale di Rishon LeTzion ha infatti stabilito la scarcerazione di El Qaisi, imponendogli al tempo stesso per 7 giorni (fino all’8 ottobre) di risiedere nei Territori con libertà di movimento ma senza poter espatriare in quanto il suo passaporto è stata trattenuto dalle autorità. Fino a quel giorno l’italo-palestinese – che è sposato con la campobassana Francesca Antinucci – sarà a disposizione della magistratura israeliana. Le condizioni – secondo fonti ben informate – sono legate alle indagini sul suo conto ancora in corso da parte delle autorità inquirenti. Del rispetto delle condizioni si è fatto garante un parente del giovane ed è stata pagata una cauzione a quanto risulta di modesta entità. E’ probabile che El Qaisi – seguito in Israele dall’avvocato Ahmad Khalifa – vada a stare a casa dei parenti che si trovano a Betlemme ma questo non gli impedirà che possa spostarsi in altre località della Cisgiordania. Quello che potrà succedere l’8 ottobre nessuno è in grado di dirlo con certezza, visto che le indagini sono ancora in corso e che le accuse non sono state finora rese note. Quella di oggi è stata la quarta udienza sul caso dopo quelle passate che avevano prorogato la detenzione. Una detenzione cautelare che – come aveva spiegato la famiglia di El Qaisi lo scorso 21 settembre – sarebbe decaduta se entro tre giorni dal primo ottobre le autorità israeliane non avessero presentato prove a suo carico. Ora quindi El Qaisi – di padre palestinese e madre italiana – è libero ma la sua situazione resta ancora sotto esame fino all’8 ottobre. El Qaisi si trovava con la moglie e il figlioletto quando – dopo un periodo di vacanza trascorso a Betlemme – fu prima fermato e poi arrestato al valico di Allenby e trasferito – come si seppe successivamente – in prigione a Petah Tikva. Alla coppia furono sequestrati i cellulari e Antinucci dovette tornare in Italia da sola. El Qaisi – iscritto al corso di laurea triennale in Lingue e civiltà orientali alla Sapienza di Roma – è il fondatore del Centro di documentazione palestinese. La rettrice dell’Ateneo, Antonella Polimeni, ha detto di aver appreso “con sollievo la notizia della scarcerazione” e di “confidare nella costante attività del ministero degli Esteri affinché Khaled possa rientrare in Italia al più presto”. “Speriamo che al termine di questi sette giorni e dopo un mese di carcere senza sapere perché, questa storia finisca presto e bene”, ha auspicato anche il portavoce di Amnesty International Italia Riccardo Noury. Per la liberazione del giovane nei giorni scorsi si sono mobilitate anche le istituzioni locali in Molise.

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