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giovedì, Aprile 24, 2025

Tribunale Campobasso: assolti i genitori del writer “Pensa”

AperturaTribunale Campobasso: assolti i genitori del writer "Pensa"

Li avevano accusati di aver coperto il figlio, finito in un giro di droga e per questo arrestato e condannato. Ma i genitori di Michele Di Bartolomeo, a processo con l’ipotesi di favoreggiamento, sono stati assolti.

Il processo si è svolto davanti al giudice monocratico del Tribunale di Campobasso, Tommaso Barbara che ha accolto la tesi degli avvocati che hanno difeso la coppia: gli avvocati Silvio Tolesino, legale di Ferdinando Di Bartolomeo e Nicolino Cristofaro che ha difeso Rosaria De Vivo.
Il figlio, Michele, è diventato noto alle cronache come Pensa. Si firmava così, sui muri della città, il writer campobassano che è stato arrestato nel 2019.

L’avvocato Nicolino Cristofaro

Il giovane, era finito nell’inchiesta condotta da Polizia e Carabinieri su massiccio giro di droga. Michele DI Bartolomeo, processato in primo grado, era stato condannato ad un totale di 23 anni di reclusione. I giudici lo avevano riconosciuto responsabile anche di rapina, estorsione e minacce. La condanna, era poi stata ridotta in Corte d’Appello a dieci anni che Pensa, il 29enne di Campobasso, sta scontando nel carcere di Larino.

Nel giudizio a carico dei genitori, il pubblico ministero Santosuosso aveva chiesto pene tra uno e due anni e otto mesi di reclusione. Siamo soddisfatti per l’esito di questa vicenda, hanno detto i legali Cristofaro e Tolesino, che oltre a un aspetto penale riveste anche un risvolto umano, quello di due genitori che hanno un figlio in galera, che non può essere trascurato.

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