Monta la polemica sulla convenzione stipulata tra il Comune di Isernia e gli impianti di risalita del comprensorio di Roccaraso per le tariffe agevolate per gli skipass stagionali. È il vicepresidente della Regione Molise, Andrea Di Lucente, a lanciare strali contro il sindaco del capoluogo di provincia Piero Castrataro. Secondo Di Lucente, infatti, il primo cittadino di Isernia “probabilmente non si è reso conto di essere parte del Molise”. La convenzione, aggiunge il vicepresidente della regione, è “uno schiaffo alle stazioni sciistiche di Campitello e Capracotta”, nonché uno strappo che poco si concilia con la politica di sviluppo turistico del Molise.
“Invece di creare rete sul territorio, di mettere insieme le forze e di provare a pensare ad un pacchetto per incentivare la stagione in Molise, si invogliano gli isernini ad andare a Roccaraso” afferma Di Lucente. “Si può parlare all’infinito di sviluppo del turismo, ma se sono le stesse istituzioni molisane a scegliere la strada “estera” come possiamo pensare di fornire valore aggiunto? – si chiede il vicepresidente – A questo punto, invito i sindaci di Capracotta e di San Massimo a via Genova per studiare ulteriori misure. Se Castrataro ha deciso di privilegiare Roccaraso, la Regione invece crede ancora nello sviluppo di Campitello e Capracotta”.
Non si è fatta attendere la replica del sindaco di Isernia Piero Castrataro, secondo cui le parole di Du Lucente sarebbero “un clamoroso autogol”: “Secondo l’Assessore, che mi accusa di non fare rete sul territorio, sarebbe “uno schiaffo” alle stazioni molisane di Campitello e Capracotta – dice il sindaco -Prima di tutto, vorrei ricordare all’Assessore che sono ben 16 i Comuni molisani già convenzionati con Roccaraso. Tra questi ci sono la stessa Capracotta e la “sua” Vastogirardi. Perché tanto clamore per Isernia? Ricordo inoltre all’Assessore che le agevolazioni sulle tariffe interessano esclusivamente gli skypass stagionali, non anche gli accessi giornalieri e/o settimanali che, come dovrebbe sapere Di Lucente, se non altro per l’incarico che ricopre, rappresentano invece il grosso degli introiti delle stazioni sciistiche”.