Il capogruppo di opposizione di “Futuro Trivento” interviene sull’ultimo consiglio comunale. Pavone: Serve un cambio di marcia e soprattutto una visione di paese, che non abbiamo visto in questi anni. “Nel consiglio comunale del 19 dicembre 2023 – scrive Luigi Pavone – è stato approvato il bilancio di previsione e, in tal senso, non si è fatto attendere il commento trionfalistico del sindaco e dell’amministrazione. In sintesi, il sindaco commenta l’approvazione parlando del Comune come di un ente sano e con molti cantieri aperti, tra i quali cita il recente completamento dei lavori di messa in sicurezza del rione Casalotti. Per amore di verità, sarebbe stato opportuno evidenziare che i lavori sono stati eseguiti a seguito di un finanziamento ottenuto dalla precedente Amministrazione e ringraziare l’impresa esecutrice, con la quale ci complimentiamo, che ha saputo sapientemente individuare gli interventi migliorativi non previsti in progetto (pavimentazione in pietra, sistemazione del parco giochi, realizzazione della pensilina della fermata dell’autobus e rifacimento di tutti i sottoservizi) e magistralmente realizzare le opere. Inoltre, nel suo commento il sindaco, giustamente, parla dell’approvazione del bilancio entro i tempi previsti dalla legge come un risultato storico, anche se omette di dire che, anche grazie all’opposizione, è stato possibile raggiungere questo obiettivo, in quanto, non essendo stato rispettato il tempo tra il deposito degli atti del bilancio e la convocazione del consiglio, i gruppi di opposizione avrebbero potuto chiedere il rinvio dell’approvazione del bilancio. Con grande senso di responsabilità, invece, questo non è stato fatto, per non ritardare la macchina amministrativa, a danno dei cittadini. Pertanto, oltre ai soliti ringraziamenti, sacrosanti, per la struttura comunale, probabilmente sarebbe stato opportuno ringraziare anche l’Opposizione, che puntualmente viene ignorata e bistrattata. Intanto, però, continuano a permanere i problemi sui quali cerchiamo di spostare il dibattito politico dall’inizio della legislatura. La zona industriale, infatti, rimane abbandonata a sé stessa e non c’è un programma dell’Amministrazione a riguardo, il centro storico è sempre più abbandonato, la viabilità interpoderale versa in condizioni pietose, nonostante le promesse dell’amministrazione, non ultima quella sul rifacimento del ponte in località Boragne, dove, dopo più di sei mesi, verranno impiegati 30.000,00 Euro di fondi comunali (e non fondi regionali o di altra natura come si è voluto far credere) per un intervento non certo risolutivo. Non sono state fatte politiche per la Scuola, anzi, quest’ultima è stata decisamente impoverita dall’accorpamento delle scuole medie ed elementari, risultando sempre meno attrattiva per la mancanza di servizi e perché non ci si investe. Non c’è traccia di politiche per il rilancio del settore Agricolo, né per l’Imprenditoria giovanile. Non c’è traccia di politiche in ambito culturale e se qualche cosa in questo senso è stata fatta lo si deve alle associazioni presenti sul territorio, a cui vanno i nostri ringraziamenti per l’impegno e la costanza con cui portano avanti, tra mille difficoltà, le loro attività. Il documento unico di programmazione, approvato sempre nella seduta di consiglio del 19, descrive una situazione impietosa che richiederebbe politiche serie e di prospettiva. I tanti cantieri di cui parla il sindaco non sono certo espressione di una visione politica, quanto di un periodo storico in cui i finanziamenti cadono a pioggia e ci mancherebbe altro che non fosse così. Solo nel 2021 abbiamo perso 62 abitanti, l’indice di vecchiaia della popolazione sale in maniera preoccupante e molti giovani nello scorso anno hanno cambiato residenza. Serve un cambio di marcia e soprattutto una visione di paese, che non abbiamo visto in questi anni – chiude Luigi Pavone – Ne approfittiamo per augurare ai nostri concittadini un prospero anno nuovo. E che sia “nuovo” davvero.