Finora non ci sono stati incidenti. Ma il rischio è dietro l’angolo. Anzi, sarebbe il caso di dire dopo il semaforo. Verde per giunta. E a giudicare dalle reazioni di decine di automobilisti al post del direttore di Telemolise Manuela Petescia, girato anche sulle nostre pagine social, le probabilità che possa verificarsi sono piuttosto elevate.
I fatti sono questi. Lo scenario è uno dei tanti semafori disseminati lungo la Bifernina, l’ultimo rimasto in funzione. Le auto che vanno verso Termoli hanno il semaforo posto a loro destra, dunque sulla loro corsia di corsia di marcia.
Quando scatta il verde, devono immettersi sulla corsia opposta e sulla destra sono sistemati i new jersey, che delimitano il cantiere dei lavori in corso.
Di solito, le auto che sono in sosta dal lato opposto sono ben visibili. Dunque, chi percorre la strada capisce quando il senso unico alternato di marcia finisce e si riposizione nella giusta corsia. Di notte, se dal lato opposto non ci sono auto in sosta, la segnaletica è assente e i pioli che delimitano le corsie sistemati al centro della carreggiata possono indurre in errore e far continuare la marcia nel senso sbagliato. Oltretutto in piena curva. Una curva cieca, in passato teatro di gravissimi incidenti, anche mortali. L’assenza di un segnale di svincolo che impone il rientro nella propria corsi di marcia rende quelle poche centinaia di metri di strada una trappola ingannevole che può diventare pericolosissima. In modo particolare, come detto, di notte.
Per questo, anche per dare voce alle tante, tantissime segnalazioni ricevute e alle migliaia di automobilisti che ogni giorno e ogni notte percorrono quella strada, invitiamo l’Anas e chi sta eseguendo i lavori di mettere i sicurezza quel tratto.