E’ Isernia il capoluogo di provincia più “parsimonioso” in fatto di spesa per carburanti, combustibili e lubrificanti, voce cui ha destinato nel 2022 solo 14.920,67 euro (escludendo i dati che risultano non comparabili di Vercelli e Vicenza). Un valore che le fa meritare la tripla AAA, il rating migliore nella speciale classifica elaborata per l’Adnkronos dalla Fondazione Gazzetta Amministrativa della Repubblica italiana, nell’ambito del progetto ‘Pitagora’, che prende in esame i costi sostenuti nel 2022 da Regioni e capoluoghi di Provincia
(sul sito www.adnkronos.com tutte le tabelle e le cifre del report). A mantenere la spesa bassa per questa voce, al di sotto dei 30mila di euro, dopo Isernia, troviamo, nell’ordine: Lodi (20.102,56), Vibo Valentia (25.950,81), Caltanissetta (27.280,38).
Il Trentino Alto Adige è la Regione italiana che, in valori assoluti, ha la minore spesa sostenuta per carburanti, combustibili e lubrificanti: 18.638,79 euro nel 2022. Fra le Regioni che spendono meno per questa voce, sempre in valori assoluti, con un importo inferiore ai 200mila euro, troviamo poi: Molise (39.633,09), Calabria (75.444,70), Toscana (96.520,08), Basilicata (103.809,43), Emilia-Romagna (109.272,91), Abruzzo (140.129,91), Umbria (147.878,61), Campania (163.257,44), Marche (173.255,64).