Il servizio sanitario resta il settore più vivace di contenzioso amministrativo, con 62 ricorsi presentati, seguito dalle materie legate all’edilizia e urbanistica, con 32 ricorsi, a seguire il settore degli appalti, 26 ricorsi, pubblico impiego, 25, stranieri 16. A rendere noti i numeri dell’attività del tribunale amministrativo regionale nel 2023 è stato il presidente Nicola Gaviano nella sua relazione di apertura dell’Anno giudiziario 2024. Luogo della cerimonia, l’aula magna del Mario Pagano perché, ha ricordato il presidente, la sede del Tar è ancora interessata dai lavori di consolidamento, costringendo i magistrati a svolgere le udienze altrove dal mese di ottobre e, anche se a febbraio i lavori sono ripresi a via San Giovanni, non si può dire che il peggio sia passato, ha detto Gaviano.
I ricorsi proposti nell’anno 2023 sono stati 341, al netto dei duplicati, e il dato delle sopravvenienze è questa volta particolarmente basso, arrivando a toccare il minimo storico del 2012, quando si registrarono appena 339 nuovi ricorsi. Ricorsi quindi in calo, mantenendo la tendenza degli ultimi 5 anni, rimanendo al di sotto delle 400 unità annue. Un dato positivo, soprattutto se paragonato all’andamento nazionale. Nel 2023 non si sono tenute udienze straordinarie di smaltimento dell’arretrato e al primo gennaio 2023 se ne contavano 635, per cui, ha detto il presidente Gaviano, non ci sono stati grandi passi avanti in questo senso, nell’ultimo anno. Ma arriva però la confortante notizia che l’organico del tribunale molisano è finalmente al completo: con l’arrivo a giugno di 3 nuovi magistrati, Roberto Ferrari, Luigi Lalla e Federico Russo. I benefici si vedranno sul lungo termine, ha spiegato il presidente del Tar, perché, restando l’attuale dotazione di personale, si potrà ridurre rapidamente l’arretrato.