Chiunque per sorte o per ventura abbia avuto nel proprio destino l’incontro con il Pronto Soccorso dell’ospedale Cardarelli di Campobasso, avrà verificato di persona le difficoltà e i disagi di un reparto che sconta più di tutti i problemi che attanagliano la sanità. Non bastano la professionalità e l’abnegazione, la passione e il sacrificio di medici, infermieri e operatori sanitari per superare criticità sedimentate nel tempo. Occorrono interventi strutturali, come quello che è stato messo in campo per il reparto di medicina d’urgenza che oggi, dopo la devastante stagione del Covid, ha riaperto. Una politica, quella messa in campo, che il presidente della regione Roberti ha definito dei piccoli passi ma che sta dando i suoi risultati.
Soddisfatto il Direttore del Pronto Soccorso, Nicola Rocchia, che mette in risalto come gli undici posti oggi a disposizione del reparto di medicina d’urgenza restituiscano piena dignità ai pazienti che fino a ieri erano destinati a lunghe attese su letti e barelle nei corridoi.
Anche Giovanni Di Santo, Direttore Generale dell’Asrem, e Ulisse Di Giacomo, sub Commissario alla sanità, mettono in evidenza come la riapertura del reparto sia una risposta concreta in termini di buona sanità ai cittadini.