Una sorpresa per tutti i coristi, la presenza del nuovo arcivescovo a Santa Maria della Croce, in occasione dell’ultima sessione di prove del coro del Teco Vorrei.
Biagio Colaianni ha spiegato che il rito del venerdì Santo di Campobasso è stata una delle prime cose di cui gli è stato parlato. Per questo, ha aggiunto, aveva ritenuto importante conoscere i cantori che portano avanti con devozione e passione questa tradizione.
So che siete più di seicento, ha detto, ognuno diverso dall’altro. Ma il senso di questa preghiera che voi cantate, ha sottolineato Colaianni, deve essere quello di comporre una sola voce.
Una voce, un canto, che a Campobasso è l’essenza dei riti religiosi che precedono la Pasqua.
Quest’anno si torna alle origini. Il coro si radunerà come sempre in piazzetta Palombo, per poi unirsi alla Processione in via Marconi. Il rientro è previsto per tutti a Santa Maria della Croce, dopo gli ultimi anni in cui il coro era stato fermato sul sagrato della Cattedrale. Prima per le disposizioni anti Covid e poi per motivi di sicurezza dopo la scossa di terremoto tra Ripalimosani e Montagano dello scorso anno.
La prossima settimana, sempre a Santa Maria della Croce, comincerà il Settenario, lo zucheta Zù per i campobassani. Coro e orchestra diretti dal maestro Antonio Colasurdo, eseguiranno brani sacri con i solisti. Ogni sera dopo la messa intorno alle 19.