“Se Beppe Grillo vuole cancellare il Movimento che ha creato, credo debba dirlo”. È lapidario il commento del consigliere regionale del M5S in Molise Andrea Greco che, prendendo spunto dall’esito delle ultime sfide elettorali, ha detto a chiare lettere che è ormai giunto il momento di aprire una vertenza nazionale all’interno del movimento, di rivedere alcune regole, “se non vogliamo condannarci all’estinzione”, ha detto.
E d’altra parte i risultati delle ultime quattro elezioni regionali parlano chiaro, sono numeri senza appello: Lazio, Molise, Sardegna e Abruzzo. In tutti e quattro i casi il Movimento ha registrato percentuali a una cifra, un drammatico crollo dei consensi e degli eletti nei rispettivi Consigli regionali. La regola del secondo mandato è un punto debole del Movimento che lo penalizza a scapito di altre forze politiche, di centrodestra e centrosinistra – ha sottolineato Greco – Se questa regola valesse sempre e per chiunque, allora Giuseppe Conte oggi non potrebbe più candidarsi e Alessandra Todde non sarebbe presidente di Regione. Una follia. Andrebbe eliminata nelle elezioni – ha spiegato – quando i cittadini esprimono la propria preferenza, semplicemente perché se hai lavorato male, sono loro a bocciarti. Non c’è bisogno di nessun limite – ha aggiunto il consigliere regionale – Non possiamo permetterci di perdere persone ed esperienze, anni di studio e approfondimenti”, è il monito di Greco, particolarmente preoccupato delle sorti del Movimento, in Molise come nel resto del Paese.