Protestano i sindaci del Molise contro le sanzioni inflitte dall’Istat che, a fine gennaio ha emesso sanzioni per mille euro euro ai sindaci che hanno violato l’obbligo di comunicare i dati del censimento.
Questo ha provocato la reazione dell’Associazione per la Sussidiarietà e la Modernizzazione degli Enti Locali, che ha denunciato l’onere imposto ai Sindaci “per colpe attribuibili all’inefficienza della macchina amministrativa”.
Oltre il 60 per cento dei sindaci della provincia di Campobasso, ha firmato una lettera aperta al Presidente dell’Istat.
Firmare la lettera, ha dichiarato il sindaco di Macchia Valfortore Gianfranco Paolucci, tra quelli che hanno sottoscritto la protesta, è stato un atto di civiltà, soprattutto – ha aggiunto – per chi decide di intraprendere la missione politica.
Gli amministratori dei tanti piccoli comuni multati, trai quali Riccia, Campomarino, Rotello, Larino, Portocannone, Matrice, Montenero di Bisaccia, hanno voluto denunciare l’inerzia nell’applicazione del Testo unico sugli enti locali in materia di personale. I nostri Comuni, sostengono, hanno pochi impiegati.
Se Istat e tutti gli apparati centrali – hanno rilanciato i sindaci – rispettassero le norme in vigore, la semplificazione burocratica sarebbe a portata di mano e non irraggiungibile come invece appare oggi.
Lo scambio automatizzato di dati tra enti locali e Istat, così come previsto dal Testo unico, diventa impossibile per le amministrazioni costrette ad adempiere ai mille obblighi spesso a scapito del funzionamento stesso dei Comuni.
Mancano i dati del censimento, l’Istat sanziona i comuni: protestano i sindaci
