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venerdì, Gennaio 17, 2025

Celiachia: in Molise 1.121 cittadini affetti da patologia

AperturaCeliachia: in Molise 1.121 cittadini affetti da patologia

-articolo di Francesco Di Giacomo-

Secondo il Ministero della Salute sarebbe la popolazione femminile quella maggiormente colpita

La celiachia è la causa più comune di malassorbimento in occidente. 

Nel 2022 in Molise la popolazione affetta da celiachia era di 1.121 unità, di cui 308 maschi e 813 femmine. Èquanto emerge dai dati contenuti nella relazione al Parlamento del Ministero della Salute. Nel report è anche indicato il numero dei cittadini colpiti dalla patologia per fasce d’età: 20 tra i 6 mesi e 5 anni, 35 (6-9 anni), 70 (10-13 anni), 93 (14-17 anni), 784 (18-59 anni) e 119 over 60.
Dai dati forniti dalle Regioni e dalle Provincie Autonome è stato calcolato che nel 2022 il Servizio sanitario nazionale (Ssn), per sostenere la dieta senza glutine dei celiaci, ha speso quasi 238 milioni di euro con una quota media pro-capite annuale di 943,19 euro. In Molise la spesa totale è stata di circa 1,2 milioni di euro, quella media pro-capite circa 1.100 euro.

Il discorso può essere esteso anche a livello nazionale.

I più recenti studi basati sullo screening sierologico della malattia indicano una prevalenza in Italia di circa 1 persona affetta su 150. 

La malattia si presenta solitamente nei lattanti o nei bambini al di sotto degli 8 anni di età, ma può divenire clinicamente manifesta solo in età adulta.

Essa è geneticamente determinata ed è legata ad una anomalia della risposta immune cellulomediata alla gliadina, una proteina componente del glutine contenuta nel grano (da qui il suo nome alternativo enteropatia da glutine). Vi è una forte aggregazione familiare e un’associazione con determinati assetti genici, e in particolare con una combinazione allelica precisa (laddove per allele si intende una delle due copie con le quali viene “espresso” un gene all’interno del nostro DNA).

La diagnosi viene di solito sospettata in un bambino con rallentamento della crescita, ed il sospetto viene acuito in presenza di feci abbondanti e chiare a causa del malassorbimento dei grassi. I test sierologici di solito rivelano la presenza di anticorpi anti-gliadina, anti-endomisio ed anti-transglutaminasi tissutale (TTG). Gli anticorpi TTG sono particolarmente utili nello screening diagnostico ma la diagnosi può essere stabilita in modo certo solo mediante biopsia della mucosa del duodeno distale o del digiuno che mostri una tipica atrofia dei villi e un’iperplasia delle cripte 

L’assoluta conferma diagnostica si ha, dopo diverse settimane di dieta priva di glutine, con una nuova biopsia in cui tali alterazioni risultano scomparse e si evidenzia il ripristino delle condizioni di normalità.

L’atrofia dei villi è dovuta ad un danno degli enterociti provocata dalla reazione immunitaria diretta verso gliadina.

Questo porta ad un marcato aumento della morte degli enterociti presenti sulla superficie intestinale, che viene compensata da un aumento della proliferazione degli enterociti presenti nelle cripte, quindi iperplasia delle cripte.

Gli effetti immediati della malattia celiaca sono legati alla malnutrizione per malassorbimento dei grassi, delle proteine, dei carboidrati e delle vitamine. 

Gli effetti a lungo termine sono rappresentati da un aumentato rischio di sviluppare un linfoma a cellule T dell’intestino tenue (linfoma a cellule T associato ad enteropatia). 

Sembra esserci anche un aumentato rischio di incidenza di altri tipi di tumori, come per esempio il carcinoma del tenue e dell’esofago. Un’atrofia splenica – la cui causa è ignota – è inoltre spesso osservabile in tali soggetti.

Fonte ANSA

Fonte ANSA

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