LA MOLISANA MAGNOLIA CAMPOBASSO 71
BASKET ROMA 55
(13-14, 33-30; 52-47)
CAMPOBASSO: Giacchetti 6 (2/5, 0/6), Trozzola 5 (1/3 da 3), Bocchetti Ben. 12 (1/2, 1/3), Quiñonez 30 (8/13, 2/6), Moscarella Contreras 14 (6/11, 0/2); Vitali Al. 3 (0/3, 1/2), Del Sole 1 (0/1, 0/3), Boraldo, Moffa G. R. Ne: Mascia, Rizzo Al. e Lallo. All.: Diotallevi.
ROMA: Preziosi M. 3 (0/3, 1/2), Aghilarre 17 (1/9, 3/5), Cenci 1 (0/1, 0/4), Lucantoni 13 (4/14, 0/1), Fantini 17 (5/15); Belluzzo (0/1, 0/1), Manocchio Em. 4 (0/1, 0/2), Leghissa. Ne: Benini, Lami, Brandimarte B. e Rossi G. All.: Bongiorno.
ARBITRI: Parisi (Catania) e Castellaneta (Bolzano).
NOTE: secondo tempo iniziato con due minuti di ritardo per sostituzione precauzionale per affaticamento del secondo arbitro Castellaneta (al suo posto Caneva di Torino). Uscita per cinque falli al 38’51” (69-52) Lucantoni (Roma). Fallo tecnico al 6’30” (9-11) per Bongiorno (allenatore Roma). Tiri liberi: Campobasso 22/31; Roma 23/31. Rimbalzi: Campobasso 54 (Quiñonez 17); Roma 34 (Fantini 11). Assist: Campobasso 15 (Giacchetti 6); Roma 9 (Manocchio Em. 3). Progressione punteggio: 5-9 (5’), 20-21 (15’), 40-34 (25’), 61-51 (35’). Massimo vantaggio: Campobasso 19 (71-52); Roma 6 (5-11).
Il capolavoro dei #fioriellinidacciaio. Il secondo successo in altrettante gare, l’exploit ai danni delle campionesse in carica del Basket Roma nel secondo confronto del gruppo A – il ‘girone di ferro’ – alle finali nazionali under 19 femminile di Battipaglia con due certezze acquisite a referto chiuso: il primo posto di poule matematico e l’accesso alle semifinali da prima contro la seconda del raggruppamento B nella giornata di giovedì.
La Molisana Magnolia Campobasso, nella sua versione junior, brilla ancora una volta di luce accecante al PalaZauli, andando ad imporsi di sedici (tenendole tra l’altro sotto i sessanta punti) e superando nuovamente quota settanta in attacco le campionesse d’Italia in carica del Basket Roma, formazione impegnata, con questo stesso gruppo, nel torneo di A2.
STRAPPI EFFICACI La partenza dei #fiorellinidacciaio è determinata: Blanca Quiñonez scrive, in prima persona, un parziale di 5-0, ma Roma non si lascia irretire e piazza un controbreak di 11-0. Le rossoblù, però, non si disuniscono e come formichine si riportano sotto passo dopo passo, realizzando anche su tecnico comminato al coach delle capitoline. Al 10’ c’è un solo punto di distacco tra le campobassane e le proprie avversarie che provano a lucrare su questo margine. La tripla di Vitali nel secondo periodo, però, opera un nuovo sorpasso, Roma non ci sta e prende un possesso pieno (16-19), mantenendo poi l’inerzia (20-21), ma Moscarella sigla il sorpasso, imitata poi da Giacchetti. Si viaggia su binari paralleli, mentre in difesa Trozzola (su Lucantoni) e Bocchetti (su Aghilarre) tolgono il fiato alle capitoline. Moscarella riporta avanti le rossoblù che, da questo momento, mantengono la testa avanti sino alla fine. Così, dopo il 33-30 dell’intervallo lungo, al rientro dagli spogliatoi un parziale di 7-0 ispirato da Quiñonez vale il primo vantaggio in doppia cifra. Roma prova a riportarsi sotto, ma coach Diotallevi ci chiama time-out ed il rientro vale un nuovo strappo con due possessi di differenza a favore delle giovani magnolie che proseguono costanti sino alla fine del periodo (Bocchetti a cronometro fermo aveva siglato anche il +10). L’ultimo quarto è quello dell’apoteosi. Complice qualche problema di falli tra le proprie leader, Roma perde tutte le proprie certezze e finisce per far precipitare vertiginosamente i giri del proprio motore. Campobasso mette insieme due break di 7-0 che portano al trentello –e alla doppia doppia, 30 punti e 17 rimbalzi – di Quiñonez (con tanto di standing ovation al momento della sua uscita), un massimo vantaggio di diciannove ed un exploit definitivo di sedici (71-55). Il resto è un rito ormai ancestrale nella storia del club del capoluogo di regione: il coro della tarantella campuasciana a fine partita tra giocatrici e pubblico di appassionati (e genitori) pro rossoblù che fende l’aria e satura l’atmosfera dell’impianto campano.
A REFERTO CHIUSO Coach Gabriele Diotallevi non può non aprirsi in un sorriso amplissimo negli spogliatoi una volta conclusa la contesa. «Questo – spiega – è un successo di squadra in cui tutte hanno portato un proprio mattoncino. Chi si è messo in vista a livello realizzativo, così come chi si è sacrificato per il bene di squadra. È l’exploit della maturità di questo gruppo che, nelle ultime due stagioni, ha saputo porsi obiettivi sempre più rilevanti». «Le ragazze – prosegue – hanno avuto la capacità di non perdersi mai d’animo anche quanto in attacco non entravano i loro tiri, tenendo le gambe piegate in difesa, anche e soprattutto dopo un errore, e reggendo l’urto di qualche passaggio a vuoto».
SESTO IN PROSPETTIVA Per le giovani magnolie, domani con palla a due alle ore 14.30, ci sarà l’ultimo – ininfluente – impegno del raggruppamento contro il Geas Sesto San Giovanni ancora a secco di punto in classifica e già eliminato dalla competizione. Un’occasione, peraltro, anche per ‘allargare le rotazioni’. «Non per turnover – chiosa Diotallevi – ma perché in questo gruppo tutte meritano di tenere il parquet e sarà anche opportuna una proficua gestione delle forze in un torneo senza giorni di riposo. Con certezza, però, non staccheremo la spina, perché, differentemente, si rischierebbe di perdere il ritmo».