Complici le vacanze pasquali, l’attività del Consiglio regionale ha subito una battuta d’arresto. I lavori dell’aula di Palazzo D’aimmo riprenderanno il prossimo 9 aprile con un ordine del giorno caratterizzato, ancora una volta, da atti di indirizzo ma senza alcun provvedimento legislativo. Tra le questioni poste sul tavolo, quella di più stringente attualità riguarda il futuro della Gigafactory di Termoli, ovvero della fabbrica destinata alla produzione di batterie al litio destinata ai veicoli elettrici. A portare in aula la questione è il Partito democratico che ha presentato una mozione tesa a mantenere i livelli occupazionali.
A preoccupare la politica è l’evoluzione della vicenda. Il tavolo di confronto con il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, inizialmente previsto per il prossimo 5 aprile è stato rinviato a data da destinarsi. Tra le preoccupazioni principali del sindacato c’è quello del mantenimento dei livelli occupazionali e della riqualificazione del personale, una questione che investe oltre 2000 persone.
In Rivolta del Re, l’area dove sorge la ex Fiat all’interno del Nucleo industriale di Termoli, i lavori sono già iniziati da qualche settimana in attesa della posa della prima pietra prevista a maggio e dal prossimo 30 aprile chiuderà anche il reparto cambi dove sorge l’impianto.
Quello che si chiede nella mozione presentata dal Partito democratico è un impegno per il Presidente della Regione e per l’intera Giunta affinché intervengano per il mantenimento dei livelli occupazionali. Tuttavia questi ultimi passano attraverso la riqualificazione del personale, un percorso necessario. Bisognerà però capire quali sono le reali intenzioni di ACC, la joint venture tra Stellantis – Mercedes e Total Energies, titolare dell’iniziativa.