I militari della Guardia di Finanza di Isernia hanno dato esecuzione a un decreto di sequestro, emesso dal Tribunale di Campobasso su richiesta della Procura, nei confronti di tre società a responsabilità limitata che operano a Isernia operanti e regioni limitrofe.
Il sequestro ha riguardato quote societarie, merci, immobili e terreni, riconducibili ad una stessa persona con precedenti penali dai quali, secondo gli inquirenti, è scaturito l’illecito arricchimento.
I beni e le attività sequestrate, per un valore di 700mila euro, sono state poste nella piena disponibilita dell’amministrazione giudiziaria nominata dal Tribunale per salvaguardare anche in questa fase gli interessi dei dipendenti delle società, nonché dei fornitori e creditori.
Si tratta – ha spiegato il Procuratore di Campobasso Nicola D’Angelo- dell’applicazione di una misura patrimoniale per “sproporzione” applicata ai sensi del codice antimafia laddove l’art. 20 riconosce al Tribunale di poter disporre il sequestro con decreto motivato dei beni dei quali la persona risulti poter disporre, direttamente o indirettamente, quando il loro valore risulti sproporzionato rispetto al reddito dichiarato o all’attività economica svolta oppure quando, su base indiziaria, si abbia motivo di ritenere che gli stessi siano il frutto o il provento di attività delittuose o ne costituiscano il reimpiego”.