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domenica, Dicembre 22, 2024

Centrodestra, sul Comune di Campobasso la decisione a Roma

AperturaCentrodestra, sul Comune di Campobasso la decisione a Roma

E’ stata l’ennesima giornata di riunioni improduttive quella in casa del centrodestra. Oggetto della partita è ormai da settimane la candidatura a sindaco di Campobasso e, di riflesso, quella per il comune di Termoli. Partendo proprio dalla cittadina adriatica è spuntata l’ipotesi legata all’ex sindaco Alberto Montano che finirebbe in quota fratelli d’Italia qualora il partito di Giorgia Meloni fosse costretto a cedere la mano su Campobasso. Appare tuttavia improbabile che il presidente della regione, Roberti, rinunci ad un proprio uomo in casa propria. Quindi ritornando al via come nel gioco del Monopoli, se Termoli significa Roberti e quindi Forza Italia, nel capoluogo di regione si riapre la partita di Fratelli d’Italia. L’ipotesi che gli uomini della Meloni puntino tra due anni su Isernia è una fantasia lunare destituita di ogni fondamento. In politica si riscuote subito il consenso maturato, non a scoppio ritardato.

Il rompicapo, quindi, potrebbe essere risolto per Fratelli d’Italia solo a Roma, direttamente da Giorgia Meloni tramite l’ufficiale di collegamento con il territorio, Giovanni Donzelli, responsabile nazionale dell’organizzazione del partito. Fratelli d’Italia, è noto, ha calato sin da subito il carico da undici col nome di Quintino Pallante ma il Presidente del Consiglio regionale davanti alle torsioni della coalizione ha preferito fare un passo indietro che tale è e tale resta. Al momento sulla soglia dell’inquilino di palazzo D’Aimmo continua campeggiare la parola NO. L’interessato esclude una sua nuova discesa in campo. Ciò ovviamente va misurato con quanto accadrà nelle prossime ore a Roma. Qualora venisse stabilito che sarà la bandiera di Fratelli d’Italia quella piantata dal centrodestra su Campobasso, da Roma verrebbe ancora una volta l’indicazione sul nome di Quintino Pallante.

Sugli altri versanti, è praticamente sparita l’ipotesi Gianluca Cefaratti in quota Lega e, per quello che riguarda Forza Italia, l’ipotesi circolata, quella di Nicola Cavaliere, è l’equivalente di una ipotesi di scuola. Resta il nodo Popolari per l’Italia. La formazione che fa riferimento al sottosegretario regionale Niro rivendica per se uno spazio che gli alleati di coalizione non intendono concedere.

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