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lunedì, Novembre 25, 2024

Successo per la 17esima esposizione regionale canina del Sannio. Il presidente Nicola Roberti: Il Gruppo cinofilo “Luigi Nerilli” e la Caserma “Frate” Scuola Allievi Carabinieri, un binomio perfetto

TriventoSuccesso per la 17esima esposizione regionale canina del Sannio. Il presidente Nicola Roberti: Il Gruppo cinofilo “Luigi Nerilli” e la Caserma “Frate” Scuola Allievi Carabinieri, un binomio perfetto

Successo per la 17esima esposizione regionale canina del Sannio. Il presidente Nicola Roberti: Il Gruppo cinofilo “Luigi Nerilli” e la Caserma “Frate” Scuola Allievi Carabinieri, un binomio perfetto. Nel fine settimana si è tenuta la 17esima esposizione regionale canina del Sannio, un evento che ha richiamato un gran numero di appassionati e non, e di altissimo profilo professionale. Il tutto, in una cornice a dir poco unica e speciale: ad ospitare la rassegna canina, la Caserma “Eugenio Frate” Scuola Allievi Carabinieri di Campobasso. Soddisfazione è stata espressa da Nicola Roberti, presidente del Gruppo cinofilo “Luigi Nerilli”, “il brillante esito di questa 17esima edizione – ha riferito a margine Roberti – mette in risalto l’organizzazione, la passione e la dedizione della nostra Associazione, e approfitto per ringraziare tutti coloro che, ancora una volta, hanno contribuito ai lavori. A tal proposito, ci sentiamo onorati ed entusiasti per aver dato vita ad un connubio speciale, forse unico nel suo genere: con il beneplacito del Comandante della Scuola Allievi Carabinieri di Campobasso, Colonnello Bruno Capece, sono state aperte le porte della prestigiosa Caserma “Eugenio Frate” alla manifestazione canina e non solo ad essa. Non tocca a me, potrei non esserne competente, ripercorrere la decorata ed apprezzata carriera del Colonnello Capece, con il suo alto contributo ai valori di giustizia e legalità per la nostra Nazione, ma un tratto del suo profilo umano, che esula dalla rigorosa dottrina militare, lo vorrei mettere in evidenza, anche perché motiva il successo della manifestazione stessa. Un tratto soggettivo del Colonnello Capece, che inevitabilmente e positivamente lo condiziona nelle sue alte e complesse scelte, la sua ferma convinzione nei giovani, come espressione diretta del cambiamento e, più in generale, nella collaborazione dell’Arma con la società civile. La sua direzione alla formazione dei giovani militari della sua Scuola Allievi non credo siano una mera coincidenza lungo il suo esemplare percorso lavorativo, stessa cosa si può dire per il rapporto continuo che mantiene con le scolaresche. Più che aprire le porte alla rassegna canina, la Benemerita ha accolto una comunità. Vorrei chiudere con questa riflessione. Gli elementi di una comunità, comprese le istituzioni, si combinano e cambiano in composti: è la natura delle cose, è chimica che non è lo studio delle sostanze, ma del cambiamento, è la sua analisi e la sua azione. Infine, mi corre l’obbligo ringraziare anche il Colonnello Amedeo Maria Adinolfi per la sua sincera ed impareggiabile generosità”.

 

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