“Non si ravvisano elementi probatori sufficienti a ipotizzare condotte penalmente rilevanti a carico di terzi”. Con questa motivazione il giudice per le indagini preliminari Roberta D’Onofrio ha archiviato le indagini sulla scomparsa di Maria Domenica Conte, l’anziana svanita nel nulla quattro anni fa a Torella del Sannio. Resta dunque senza soluzione il mistero attorno alla donna che all’epoca aveva 82 anni. La scorsa estate il giudice aveva disposto nuove indagini con le ipotesi di reato di omicidio e occultamento di cadavere, ordinando ulteriori accertamenti. Negli ultimi mesi così la Procura ha sentito alcune persone sulle quali erano stati avanzati sospetti. Al termine di questo lavoro però non emersi nuovi elementi e così si è arrivati all’archiviazione. La famiglia però continua a chiedere che venga fatta luce sulla vicenda. La figlia dell’anziana, Liliana Meffe, insieme all’associazione Penelope, proprio in questi giorni, dopo aver ricevuto la notifica dell’avvenuta archiviazione, sta preparando una nuova denuncia ci scomparsa che a breve sarà presentata in Questura a Campobasso. “Io non mi arrendo – spiega – mia mamma non poteva allontanarsi da sola, qualcuno l’ha fatta sparire”.
Di Maria Domenica Conte si sono perse le tracce il 31 agosto del 2020. L’ultima volta è stata vista mentre camminava su una strada a poca distanza dalla sua abitazione. Non può essersi allontanata da sola perché camminava aiutandosi con un bastone, dunque con difficoltà. All’epoca della scomparsa le campagne attorno alla casa furono battute palmo a palmo da centinaia di persone per giorni. La Procura dopo aver in un primo momento indagato solo sulla scomparsa ha poi ipotizzato un fatto più grave: i reati di omicidio e occultamento di cadavere. L’ipotesi, sostenuta anche dalla figlia dell’anziana, era quella di un investimento da parte di un’auto e della successiva decisione di chi era alla guida di far sparire il corpo senza vita per evitare di dover rispondere di quella morte. Ora però è arrivata l’archiviazione. Nessun colpevole, ma il caso non si chiude e con la nuova denuncia in arrivo si apre un nuovo capitolo.