Civitacampomarano, torna il CVTa’ Street Fest dal 14 al 16 giugno. Arte, musica, eventi e festa tra le strade e le piazze del borgo antico. L’arte di strada torna ad animare l’antico borgo con una nuova edizione di CVTà Street Fest, il festival internazionale diretto da Alice Pasquini e organizzato dall’Associazione Culturale CivitArt che ha trasformato il piccolo paese molisano in un museo a cielo aperto, libero e gratuito, meta di street artists e visitatori provenienti da tutto il mondo. In programma dal 14 al 16 giugno, la kermesse porterà ancora una volta arte, musica, eventi e festa tra le strade e le piazze del borgo dalle origini antichissime, e tra la sua gente, continuando in quel processo di rigenerazione iniziato sin dalla fondazione del festival -nato nel 2016 dalla visione di Alice Pasquini- che ha fatto del piccolo paese in provincia di Campobasso il simbolo del Molise che “resiste”. La nona edizione di Cvtà Street Fest invita artisti da Gran Bretagna, Norvegia, Spagna, e Grecia: il duo inglese Snik, tra i nomi in costante ascesa nel panorama dell’arte urbana contemporanea, noto per l’utilizzo della tecnica degli stencil multilivello, rigorosamente tagliati a mano; Strøk, nome d’arte di Anders Gjennestad, artista norvegese che si distingue per le sue creazioni surreali e poetiche, figure tridimensionali che sembrano sfidare le leggi di gravità; il catalano Octavi Serra, che tra design e fotografia costruisce vere e proprie installazioni concettuali che criticano la società contemporanea sollecitando il cambiamento; e Taxis, al secolo Dimitris Trimintzios, nato in Polonia ma residente in Grecia, artista eclettico, sempre in bilico tra realismo ed astrazione, capace di catturare emozioni e stati d’animo. Sono loro i protagonisti di questa nuova edizione di Cvtà Street art, a cui il paese offrirà i propri muri, porte e scorci, come tela per creare opere inedite e site specific, realizzate con tecniche poliedriche, alla costante ricerca di nuove interazioni con i luoghi e con la comunità, in un legame ideale tra passato e contemporaneità. Testimonianze che gli artisti lasciano sui muri e che si integrano in modo originale con le tradizioni e il paesaggio locale creando una galleria d’arte su strada in continua evoluzione, che conta oggi oltre 70 opere d’arte di artisti come David de la Mano, aAlex Senna, Nespoon, Jan Vormann, Add Fuel, Martin Whatson, Biancoshock, Icks, Uno, Gola Hundun solo per citarne alcuni. Sul versante degli eventi, il calendario di quest’edizione di Cvtà Street Fest si arricchisce con nuove proposte e nuovi ospiti, a cominciare dalla musica con Filoq, dj, producer, sound designer e music supervisor, perennemente in viaggio dal porto di Genova al mondo. Tra i nomi più richiesti di grandi festival come MiAmi Festival, Jova Beach, Primo Maggio Taranto, Sponz Festival, GoaBoa, Ongala Music Festival, Rototom Sunsplash, Eolie Music Fest, Home Festival, Filoq arriva sabato 15 giugno alle 22.00 sul palcoscenico di Piazza Municipio, con uno dei sui set che attraversano la global beats, il jazz e la musica elettronica, mixando musica tradizionale presa da ogni parte del mondo e beat digitali in un taglia e cuci vorticoso con cui ama stupire il pubblico.Alla consolle di Piazza Municipio si alterneranno inoltre nel fine settimana di Cvtà anche i dj Kein, Lilith, SPD_Sound + Cepuka (ESSE EMME), e Green. Come da consuetudine di Cvtà Street Fest, il festival è anche occasione per scoprire le bellezze naturali e storiche del borgo, come il Castello Angioino, e la sua cultura, a cominciare da quella gastronomica dello street food di prodotti tipici locali come i “cielli” e le “passatelle”. Le giornate di venerdì e sabato saranno dedicate alla fotografia, con il workshop “Urban Photo Hunts: i tessuti di Civita” alla scoperta delle mille sfaccettature rurali e artistiche di Civitacampomarano, organizzato con Urban Photo Hunts, associazione culturale promuove l’esplorazione creativa degli spazi urbani tramite “cacce fotografiche” e camminate. E alla poetry slam, la competizione “a suon di versi” che vedrà gareggiare tra loro aspiranti poeti che hanno a disposizione solo corpo, voce e pochi minuti, e la cui performance verrà giudicata dal pubblico. Mentre gli attesissimi tour dei muri si arricchiscono con nuove proposte: un tour guidato dai bambini e a loro specificatamente dedicato, il tour “fit” per i più sportivi, e il tour dei muri notturno, alla scoperta delle opere diffuse nel paese, che per la prima volta saranno illuminate e visibili anche dopo il calar del sole. E non mancherà lo spazio alla musica, con live e dj set che animeranno il fine settimana del festival fino a notte fonda. In programma anche la presentazione del libro I cento luoghi del contemporaneo in Italia, di Nicolas Ballario, curatore e conduttore televisivo e radiofonico, ospite del festival per raccontare la sua ricerca su un’Italia tutta da scoprire e approfondire: una guida alternativa ai percorsi storici più battuti, in cui Civitacampomarano è entrata a pieno titolo. Cvtà Street Fest, con la direzione artistica di Alice Pasquini, è organizzato dall’Associazione Culturale CivitArt in collaborazione con la ProLoco “Vincenzo Cuoco” di Civitacampomarano e il comune di Civitacampomarano.
BIO ARTISTI
L’arte del duo inglese SNIK unisce con grande abilità la tecnica degli stencil multilivello, rigorosamente tagliati a mano, con la composizione di ritratti sognanti, carichi di complessità e dettagli precisi. Elementi come capelli al vento e tessuti in movimento – dettagli che generalmente risultano particolarmente complicati da riprodurre con lo stencil – sono resi con grande maestria da Nick e Laura, attraverso la loro dedizione alla tecnica artigianale. Questo metodo non solo mostra la loro competenza tecnica e attenzione al dettaglio, ma dimostra anche la loro volontà di preservare l’autenticità nell’arte dello stencil, arrivando a realizzare importanti opere visive che affascinano lo sguardo e toccano il cuore con l’utilizzo di “semplici” fogli di carta. Anders Gjennestad, che firma le sue opere in strada come Strøk, è un artista norvegese famoso per le sue creazioni surreali e poetiche: figure che percorrono i muri degli edifici di tutto il mondo, gettando ombre lunghe e profonde. Il suo processo artistico inizia dalle sue fotografie, che trasforma in complessi stencil multilivello, con i quali crea immagini dal forte impatto fotorealistico e tridimensionale, così vivide da sembrare quasi tangibili. Le sue opere, capaci di catturare il nostro sguardo distratto e costringerci a osservare con maggior attenzione, aprono porte su mondi alternativi dove le leggi della gravità e il fluire del tempo sembrano sospesi. Attraverso queste finestre sull’insolito, Strøk ci offre l’opportunità di esplorare altre realtà, sia fisiche che metafisiche, invitandoci a riflettere sulle infinite possibilità dell’esistenza. Nonostante la giovane età, Octavi Serra lavora nel campo dell’arte urbana, del design e della fotografia da molti anni, offrendo, con le sue opere, un’interessante chiave di lettura della società moderna. Attraverso immagini e installazioni concettuali, l’artista catalano rappresenta in modo ironico i problemi, le frustrazioni e le contraddizioni della vita contemporanea, toccando temi quali i media, il rapporto con la tecnologia e l’ambiente. Il suo approccio all’arte urbana è concettuale, risultando in installazioni artistiche che possono essere effimere, ma le riflessioni che ispirano nello spettatore attraverso la sovversione dell’ordinario – queste, invece, rimangono impresse a lungo. Dopo essersi affermato nell’illustrazione per editoria e nel mondo dei fumetti, Dimitris Trimintzios, meglio noto come Taxis, ha iniziato a esporre le sue opere nelle strade agli inizi del 2000. Ha diffuso poster creati a mano, caratterizzati da uno stile che richiama l’incisione. Progressivamente, ha adattato questo linguaggio visivo ai murales, sviluppando una firma inconfondibile che sfrutta le lineature tipiche dell’incisione per un’impronta stilistica personale. Questi murales ci parlano direttamente della sfida continua che affrontiamo ogni giorno, spinti dalla società a superare i nostri limiti. Attraverso la sua arte, Taxis ci spinge verso un dialogo interno che si arricchisce o si approfondisce seguendo il flusso delle nostre interpretazioni individuali.