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lunedì, Novembre 25, 2024

Dalle Ande agli Appennini, una bella storia moderna di emigrazione con protagonisti Bladimir e Sofia, raccontata dall’ex sindaco di Trivento, Tullio Farina

TriventoDalle Ande agli Appennini, una bella storia moderna di emigrazione con protagonisti Bladimir e Sofia, raccontata dall'ex sindaco di Trivento, Tullio Farina

Dalle Ande agli Appennini, una bella storia moderna di emigrazione con protagonisti Bladimir e Sofia, raccontata dall’ex sindaco di Trivento, Tullio Farina. “Nel celeberrimo racconto Dagli Appennini alla Ande – scrive Tullio Farina – Marco un ragazzo di 13 anni partiva da Genova per andare a ritrovare la madre emigrata in Argentina per motivi di lavoro. Oggi, mutatis mutandis, i luoghi si ribaltano per cui un giovane di 23 anni da San Miguel de Tucuman, grande città dell’Argentina, viene a Trivento sulle tracce del bisnonno, Francesco Farina, nato a Trivento il 24 dicembre  1870 ed emigrato in Argentina nei primi anni del 1900, fratello di mio nonno Vincenzo, essendo entrambi nati da Maria D’Onofrio e Giuseppe Farina. Il giovane in questione è Bladimir Farina, arrivato dall’Argentina il 17 settembre 2023 non solo sulle tracce del suo avo, per averne una conoscenza completa, ma anche per richiedere la cittadinanza italiana, ottenuta la quale però non è andato via, come si poteva supporre, ma è rimasto a Trivento, militando come calciatore anche nella locale squadra di calcio dell’Atletico Trivento. Il suo amore per il paese natio del suo avo non si è fermato qui, ma è andato ben oltre; ha deciso di contrarre matrimonio in Trivento con la sua ragazza di 22 anni, venuta appositamente dall’Argentina e pertanto il 31 maggio dell’anno in corso è convolato a nozze con la presenza di due testimoni a lui molto cari: me  e mia moglie.
Non nascondo l’emozione che ho provato nel vedere i due giovani e novelli sposi, come uccellini volati dal nido e lontani dai loro genitori, iniziare la loro nuova avventura coniugale che impone responsabilità e doveri reciproci non indifferenti e per un istante ho pensato anche alla felicità virtuale che ha potuto provare il suo avo, nel vedere sposare un suo pronipote nel luogo dove avrebbe voluto sposare anche lui se non fosse stato costretto ad emigrare per motivi di lavoro.
Per me e per mia moglie Maria è stato un piacere e un onore non solo essere presenti alla cerimonia come   testimoni , ma anche come parenti più prossimi, facendo così sentire il legame e l’affetto della famiglia Farina
Il fatto che due ragazzi di 23 e 22 anni sposino da soli senza la presenza e il conforto dei genitori perché impossibilitati a venire a Trivento, considerata l’oceanica distanza,  non è cosa di tutti i giorni ed è una prova di amore verso Trivento e nel contempo di coraggio e responsabilità.
Bladimir ha voluto fortemente fare questo passo insieme alla sua bellissima sposa, Sofia, nonostante i miei consigli a riflettere sulla decisione presa per la loro giovanissima età, perché voleva   non solo rafforzare e rinnovare il legame tra i due Stati per sentirsi sempre più italiano e triventino, ma anche come segno di riconoscenza e di amore per il sua antenato che, a suo tempo, ha portato il cognome Farina in Argentina. Ai novelli sposi – chiude Farina – gli auguri di una vita coniugale felice, serena e prospera non solo da parte mia e della mia famiglia, ma anche di tutta la cittadinanza di Trivento. Non so quale sarà la futura residenza dei novelli sposi, ma qualunque essa sia non potrà mai annullare il valore e il significato della cerimonia nuziale”.

 

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