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domenica, Settembre 8, 2024

Demedicalizzazione postazioni 118, mozione della Consigliera regionale del PD Micaela Fanelli

AttualitàDemedicalizzazione postazioni 118, mozione della Consigliera regionale del PD Micaela Fanelli

Sulla vicenda della demedicalizzazione delle tre postazioni del 118 di Riccia, Santa Croce di Magliano e Montenero di Bisaccia interviene la consigliera regionale del Pd Micaela Fanelli che afferma: “Un primo, importante risultato è stato raggiunto cioè quello di un incontro urgente dei Sindaci con il Dg Asrem Di Santo e il Presidente Roberti, fissato per lunedì prossimo 3 giugno”.

“Ma fin d’ora continua –  è bene precisare, che questa volta non basteranno rinvii o soluzioni tampone. Serve, una volta per tutte, un’azione di programmazione seria e strutturata per il 118, che non può più continuare ad operare in queste condizioni di precarietà, soprattutto per i medici a bordo”.

“Per questo – ha sottolineato Fanelli –  come annunciato, ho presentato in Consiglio Regionale una nuova mozione, condivisa anche dalla collega Salvatore, riproponendo, come azione principale, quella che abbiamo suggerito, invano, nella scorsa legislatura, quando il 20 luglio 2021 l’Aula approvò un mio atto in cui si chiedeva di trasformare il rapporto di lavoro dei medici del 118 da regime in convenzione direttamente alle dipendenze dell’Azienda sanitaria, rendendo in questo modo più vantaggioso un incarico di grande responsabilità”.

Secondo la consigliera Dem servono però altre azioni per una riforma strutturale del servizio SET 118. “Quelle tese a predisporre protocolli operativi – dice ancora –  per gli equipaggi demedicalizzati, suddivisi per tipologie mediche di intervento; i protocolli per le patologie tempo dipendenti, con chiara indicazione delle strutture ospedaliere di riferimento; i corsi rivolti agli infermieri del 118 per accrescere le conoscenze specialistiche nel settore dell’urgenza\emergenza e dotare gli equipaggi di strumentazioni e apparecchiature diagnostiche di telemedicina per il referto da remoto. Senza dimenticare la messa in funzione dell’elisoccorso dell’ospedale Cardarelli, che garantirebbe la celerità dell’intervento soprattutto per le patologie tempo dipendenti”.

“Perché è finito sia il tempo delle inutili soluzioni tampone, sia la pazienza delle comunità che sono state private di ogni sicurezza sanitaria, portando i Sindaci – Conclude Micaela Fanelli –  a valutare impugnative giuridiche e proteste di piazza, per ottenere dall’Asrem e dalla Regione il rispetto del diritto alla cura, da troppi anni non più garantito in Molise”.

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