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lunedì, Novembre 25, 2024

L’ex sindaco di Trivento, Tullio Farina, dà l’ultimo saluto a Giovanni Guarnieri

TriventoL’ex sindaco di Trivento, Tullio Farina, dà l’ultimo saluto a Giovanni Guarnieri

 

L’ex sindaco di Trivento, Tullio Farina, dà l’ultimo saluto a Giovanni Guarnieri. “Una morte improvvisa, sconcertante, quasi assurda ha terminato l’esistenza terrena e la vita operosa ed attiva di Giovanni Guarnieri – scrive Tullio Farina – E quando ci lascia una brava persona non può andare via inosservata, ma l’ultimo saluto è doveroso per dare atto a chi ha operato bene. Conoscevo Giovanni fin da quando era ragazzo, perché nipote di un mio grande amico socialista, scomparso da tempo, il nenniano Benedetto Guarnieri e lo ricordo come ragazzo buono, educato e rispettoso. Diventato adulto, avendo una inclinazione per il commercio, costruendosi da solo, si è saputo ritagliare la sua area di intervento con impegno e competenza. Sposando Nicolina Pavone ha formato una bella famiglia con la nascita del figlio Antonio sul quale ha riversato tutto il suo amore, impartendogli una impronta a sua immagine e somiglianza. Sempre con la sua amatissima Nicolina, a Trivento ha aperto un negozio di oreficeria “L’Etoile”, negozio sinonimo di eleganza e raffinatezza. A pieno diritto, oggi, si può dire che in cielo è ritornato l’astro più importante ed insostituibile dell’Etoile. Io lo ricorderò sempre per la sua gentilezza, cortesia, disponibilità e competenza. Vederlo nella sua attività di vendita era una meraviglia, perché preciso nella descrizione degli oggetti, nel dare consigli ai clienti, molte volte anche contro i suoi interessi, in quanto suggeriva oggetti meno costosi, ma sempre buoni a chi non poteva pagare molto. Bravissimo ed utilissimo era poi nella manutenzione degli orologi tanto da sembrare esperto orologiaio. Alla fine anche dopo aver speso molto tempo con un cliente che non comprava niente lo lasciava sempre con il sorriso sulla bocca o addirittura quasi dispiaciuto per non averlo potuto accontentare. Insomma era un vero signore di professionalità. Non di meno era nella sua vita quotidiana, amico di tutti e sempre disponibile al dialogo; di solito lo incontravo spesso al bar “Quemado”, sempre insieme alla sua inseparabile Nicolina, dove a volte ci offrivamo reciprocamente un caffè durante un breve dialogo. Altro abituale luogo di incontro era sulla porta del negozio di via Marconi, dove di solito sostava e il colloquio con lui era una costante fissa. Non ho atre parole da spendere per ricordarlo perché sarà il suo stesso ricordo che lascia in tutti noi la prova certa di quello che è stato, di quello che ha fatto e di quello che lascia. “Sol chi non lascia eredità di affetti poca gioia ha dell’urna”: Giovanni di affetti e ricordi ne lascia tanti perciò non sarà mai dimenticato da quanti gli hanno voluto bene. Alla moglie Nicolina, al figlio Antonio, al fratello Pasquale, alla zia Maria e ai familiari tutti – chiude Farina – le più sentite condoglianze”.

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