Cinquantaquattro Comuni. Un’area vasta come una grossa provincia che si estende da Venafro, passando per Isernia, Bojano, Piedimonte Matese, Morcone, per arrivare alla provincia di Caserta.31 comuni in Campania 23 in Molise. E’ il parco nazionale del Matese che sta per vivere il momento decisivo.
Tra pochi giorni, infatti, scadranno i termini per inviare le osservazioni in merito al procedimento per l’istituzione della riserva naturale. In particolare sulla delimitazione provvisoria, così come stabilita dal Ministero dell’Ambiente in una nota inviata alla Regione Campania, che da questo punto di vista è in grave e colpevole ritardo.
Della questione sono state informate anche la Regione Molise e l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale.
In queste ore, iI neoeletto presidente del Parco Regionale del Matese Agostino Navarra, sta incontrando i sindaci del territorio per parlare proprio degli adempimenti burocratici da rispettare per l’istituzione del parco Nazionale.
Sulla perimetrazione e sulla zonizzazione provvisoria del Parco Nazionale del Matese dovranno pronunciarsi comuni appartenenti alle zone di confine comprese tra la Campania e il Molise,.
“Il mio invito ai sindaci del territorio – ha fatto sapere Navarra – è quello di adoperarsi nei tempi richiesti a dare riscontro in modo da dare una svolta alla vicenda. Lavorando in sinergia si potrebbe ottenere un gran risultato, ancor più grande se si riesce a carpire a fondo tutti gli aspetti che riguardano un’area protetta delle dimensioni del parco nazionale del Matese”.
Non solo l’area protetta più grande del centro sud Italia, ma anche fondi europei e nazionali e la prospettiva di dare un futuro alle migliaia di giovani che vivono in paesi dove la prospettiva più vicina e tangibile è solo una: lo spopolamento e l’abbandono.
