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lunedì, Luglio 8, 2024

Chiusura strada che collega Lupara a Bifernina, cittadino scrive al Presidente della Provincia

AttualitàChiusura strada che collega Lupara a Bifernina, cittadino scrive al Presidente della Provincia

Un cittadino di Lupara, Enzo Di Cienzo, ha scritto al Presidente della Provincia di Campobasso Pino Puchetti.

Riportiamo la lettera

In attesa…. di speranza

In piena facoltà egregio presidente le scrivo la presente che spero leggerà (testo di una bella canzone di Ivano Fossati). La vicenda a lei note della frana che da due settimane isola il nostro paese (Lupara) ci prospetta la morte. Comprendo bene che Lei si è ritrovato questa situazione che si trascina da anni in una lenta agonia ma adesso siamo alla canna del gas. Lo sono le aziende che lavorano in paese e pur essendo un piccolo centro non sono poche. Lo sono gli studenti che a settembre riprenderanno le fatiche scolastiche, si fatiche, perché arrivare a scuole impieghiamo o meglio impiegavamo trai 20 e i trenta minuti all’andata e al ritorno con il giro di coincidenze quasi un’ora (studenti delle scuole secondarie di primo grado) per raggiungere Casacalenda. Come posso spiegare ai miei tre figli che per andare a scuola devono impiegare un’ora e forse anche qualcosa in più. A volte penso che le scelte che abbiamo fatto io e mia moglie di vivere e far vivere con i nostri figli e con la nostra attività il nostro paese siano state profondamente sbagliate. La preoccupazione non manifestata si percepisce tra gli anziani vista la difficoltà di essere raggiunti da un potenziale soccorso (episodio già verificatosi per un anziano con problemi cardiaci). Abbiamo bisogno disperatamente di una strada per rimanere aggrappati ad un territorio fragile e spopolato. Abbiamo bisogno disperatamente di una strada per continuare a sperare nella vita della nostra comunità. Abbiamo bisogno di una strada per continuare a sentire lingue diverse durante le serate estive. Abbiamo bisogno disperatamente di una strada perché in questi ultimi anni le origini hanno fatto breccia sulle radici dei figli dei nostri migranti che hanno acquistato case e hanno iniziato a ripopolare il nostro bel borgo antico. Abbiamo bisogno della strada per poter preservare il territorio i nostri uliveti i nostri orti da potenziali incendi. Abbiamo disperato bisogno di quel rivolo che ci permette di far comunicare e relazionare i nostri giovani con i maggiori centri della regione. Abbiamo bisogno e lo chiediamo umilmente perché la nostra cultura contadina è cultura di sacrificio e lavoro. Abbiamo bisogno di una variante in attesa dei lavori. Abbiamo bisogno di sapere i tempi per capire se continuare o andare. Abbiamo bisogno di speranza… Per questo Presidente le chiedo pubblicamente chiarezza e certezza sui tempi. Se e quando potrà o vorrà la invitiamo a verificare e constatare di persona la difficile situazione in cui versa il nostro paese sarà nostro gradito ospite. La ringrazio anticipatamente del tempo, se ne avrà, che mi concede”

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