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domenica, Settembre 8, 2024

Referendum sul lavoro: Cgil Molise consegna 22mila firme

CronacaReferendum sul lavoro: Cgil Molise consegna 22mila firme

La Cgil Molise ha consegnato oggi 22.000 firme, raccolte nell’ambito della campagna referendaria lanciata lo scorso 25 aprile per promuovere quattro quesiti volti a garantire un lavoro stabile, dignitoso, tutelato e sicuro. “La campagna, che ha visto la partecipazione attiva di numerosi cittadini, ha ampiamente superato l’obiettivo minimo di mezzo milione di firme necessario per “deliberare l’abrogazione totale o parziale di una legge o di un atto avente valore di legge”, come previsto dall’articolo 75 della Costituzione”. Il Segretario Generale della CGIL Molise, Paolo De Socio, ha sottolineato l’importanza del risultato ottenuto: “In Molise abbiamo raccolto 22.000 firme, 5500 per ogni quesito referendario. È un risultato straordinario. Nelle piazze, nei luoghi di lavoro e durante le numerose assemblee svolte in Regione, abbiamo riscontrato un grande interesse per i temi proposti dalla nostra organizzazione. C’è un diffuso desiderio di partecipazione”.

De Socio ha ribadito che la campagna referendaria è stata promossa per rendere strutturale il concetto che il lavoro deve essere tutelato come diritto costituzionale, sicuro, dignitoso e stabile. “Di lavoro si deve vivere e non morire, deve essere dignitoso e ben retribuito, deve essere stabile perché la precarietà è una perdita di libertà,” ha aggiunto. La CGIL Molise ha annunciato che non andrà in vacanza, ma continuerà la mobilitazione contro la proposta di legge sull’autonomia differenziata. “Appena dopo la consegna delle firme per i referendum sul lavoro, insieme ad altri sindacati, associazioni, partiti progressisti e movimenti civici e di volontariato, saremo in campo per contrastare questa sciagurata proposta di legge,” ha dichiarato De Socio. Il Segretario ha ringraziato tutte le persone che hanno partecipato alla mobilitazione, inclusa la struttura organizzativa della CGIL, lavoratori, delegati, pensionati, sindaci, amministratori pubblici, presidenti e consiglieri provinciali e regionali, avvocati e certificatori. “In questa torrida estate, preferiamo non lanciare il solito slogan di autunno caldo, ma con queste premesse, saremo protagonisti di una nuova stagione che potrà essere definita una magnifica primavera dei diritti,” ha concluso De Socio.

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