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domenica, Settembre 8, 2024

A Jelsi la 219esima Festa del Grano in onore di Sant’Anna

AttualitàA Jelsi la 219esima Festa del Grano in onore di Sant'Anna

Decine di migliaia di persone hanno affollato Jelsi per la festa del grano in onore di Sant’Anna. Una marea di gente, turisti anche da fuori regione, gli jelsesi di ritorno dall’estero, molti da Montreal, Canada. La festa più sentita in paese e una delle tradizioni più belle e antiche del Molise. Da 219 anni la devozione e il ringraziamento a Sant’Anna che, secondo la credenza, pose la sua mano su Jelsi, proteggendola ed evitando che il terribile terremoto del 1805 mietesse vittime e distruzione come in tanti altri paesi del Molise. Nel centro del Fortore, miracolosamente le conseguenze furono meno pesanti. Da allora, ogni 26 luglio, il giallo oro del grano e’ protagonista con la sfilata delle traglie, delle slitte trainate da buoi, oggi più elaborate e accattivanti rispetto al passato e col tempo anche dei carri, vere e proprie opere d’arte, lavorate con perizia da artisti, con chicchi e spighe. A riproduzioni che richiamano la tradizione contadina, si affiancano quelle che strizzano l’occhio anche all’attualità, alle olimpiadi, ad esempio, o alla storia, all’antico Egitto. Tutto ha avuto inizio, anche quest’anno, al mattino presto, con l’allineamento di carri e traglie, una quarantina, lungo il corso. Con essi anche i carri dei più piccoli, altrettanto belli e artistici. Il paese addobbato di trecce. La benedizione del parroco e la santa messa officiata dall’arcivescovo Colaianni, davvero colpito da tanta bellezza. Quindi l’emozionante uscita della statua di Sant’Anna dalla Chiesa, posizionata sul carro, bellissimo, che è diventato un fiore che si apriva. La sfilata fino al monumento ai caduti, dove solo il carro con Sant’Anna ha proseguito fino all’aia. Una nuova benedizione e poi la statua portata nella cappella dove è rimasta l’intero pomeriggio e in serata riportata in Chiesa.
Un paese in festa, colorato, impreziosito da opere d’arte in grano. Un paese che nei secoli si è specializzato nella realizzazione di capolavori, un’arte tramandata di generazione in generazione. E’ nato un museo, testimonianza della festa del grano nel tempo. C’è una scuola del carro e una delle traglie. Una tradizione che ormai è nel dna degli jelsesi-

Mark Consuelos, attore televisivo americano e socio del Campobasso Calcio, giunto a Jelsi per girare un documentario per la sua trasmissione statunitense.è stato accolto con entusiasmo dai presenti, con cori di “Forza Lupi” e “Rall’ mo’” risuonanti a ogni angolo del paese. La comunità di Jelsi ha omaggiato Consuelos con una maglietta speciale con la scritta “U Cambuasc. Jelsi c’è” e un carro dedicato interamente ai colori rossoblu del Campobasso Calcio.

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