L’Amministrazione Comunale di Campobasso aveva avviato, già prima della tornata elettorale, un’importante opera di riqualificazione della zona dell’antistadio in contrada Selvapiana. Un’opera auspicata da tante società e resa possibile grazie ai fondi stanziati dal Programma Nazionale di Ripresa e Resilienza. L’ex Assessore allo sport Luca Praitano si era attivato in prima linea per ottenere gli stanziamenti necessari che hanno consentito non solo il rifacimento del manto sintetico ma anche la possibilità di dotare la struttura di impianti per altre discipline sportive con un campo polivalente (tennis, calcio a 5), uno da padel e uno da rugby. Con la nuova costituzione del Consiglio Comunale, Praitano ha ricevuto nuovamente la delega allo sport e sta proseguendo nel suo intento, ossia quello di restituire nel più breve tempo possibile la struttura alla città di Campobasso, nell’immediato il campo da calcio e da rugby entro la fine di agosto, successivamente sarà necessario indire un bando comunale per affidare la gestione dell’impianto ad una società. Nelle more dell’espletamento delle procedure amministrative, il campo sportivo con grande probabilità sarà affidato provvisoriamente ad una società sportiva con le utenze che resteranno in carico all’Amministrazione Comunale. Questi sono i primi step utili a consentire la possibilità di usufruire del sintetico, considerato che l’anno scorso diverse squadre e società di scuola calcio sono andate in difficoltà senza un terreno di gioco fisso, dopodichè si procederà con l’inaugurazione di un campo polivalente e del campo da padel, oltre ad un nuovo spogliatoio che sarà destinato alle squadre di rugby.
Una vera e propria cittadella dello sport che si sta delineando, una struttura che sarà messa al servizio della collettività del capoluogo non solo per chi pratica sport a livello agonistico ma anche per chi lo fa a livello amatoriale o di intrattenimento. L’auspicio è quello, una volta terminati i lavori, di attuare la giusta gestione della struttura e non lo stato di abbandono manifestato negli anni precedenti. Un impegno quindi del Comune anche a vigilare sul rispetto dei requisiti minimi della gestione assicurando la longevità della zona riqualificata.
