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lunedì, Settembre 9, 2024

Cgia: siccità, Molise colabrodo. Il 54% dell’acqua perso dalle condotte

AttualitàCgia: siccità, Molise colabrodo. Il 54% dell'acqua perso dalle condotte

Secondo una rilevazione della Cgia di Mestre sulla dispersione d’acqua, il Molise risulta tra le regioni più colabrodo. La situazione più critica è in Basilicata con una dispersione quasi del 70%, l’Abruzzo 63%, il Molise quasi 54 %. La Sicilia, che pure ha problemi gravi di siccità, spreca il 52% delle sue risorse idriche. Per la realizzazione di nuove infrastrutture idriche primarie, la riparazione, la digitalizzazione e il monitoraggio integrato delle reti idriche per diminuire le perdite d’acqua, il potenziamento e l’ammodernamento del sistema irriguo nell’agricoltura e per la depurazione delle acque reflue da riutilizzare in agricoltura e nel settore produttivo, il Pnrr ha messo 4,3 miliardi di euro, più un miliardo del Mit per ridurre le perdite nelle reti di distribuzione. “Soluzioni miracolistiche – sottolinea la Cgia – non ce ne sono, ma se vogliamo dare acqua a una parte del Paese che nei prossimi anni rischia la desertificazione potrebbe non essere sufficiente creare nuovi invasi, razionalizzare i consumi e mettere a nuovo la rete di distribuzione. Come hanno fatto con successo l’Arabia Saudita, il Kuwait, Israele e in parte anche la Spagna, non è da escludere che anche l’Italia debba puntare sull’uso dei dissalatori”. Le controindicazioni non mancano: come l’alto consumo di energia elettrica che contraddistingue questi impianti e i problemi di smaltimento dei prodotti chimici che sono usati per desalinizzare l’acqua. “Ma gli impianti di ultima generazione – conclude la Cgia – hanno, almeno in parte, superato molti di questi problemi ambientali. E sebbene i dissalatori in funzione in Italia siano di piccola dimensione, quelli fatti nell’Isola del Giglio, a Ustica e a Ponza hanno sin qui ottenuto dei risultati molto positivi”. 

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