Che la siccità colpisca regioni come la Sicilia e la Puglia non sorprende. Tra le regioni del Sud sono purtroppo quelle che ripetutamente negli anni presentano problemi di approvvigionamento idrico e difficoltà ad irrigare le coltivazioni. Ma che nella lista ci siano anche il Molise e l’Abruzzo è inusuale: da sempre considerate terre fortunate, ricche d’acqua, la cedono anche ad altre regioni. La situazione quest’anno è però veramente critica un po’ ovunque e pare che nessuno si salvi. In Molise sia l’invaso di Occhito che quello del Liscione danno un chiaro quadro della situazione generale, che si somma alle notizie che arrivano perfino dai paesi in alta quota, che riferiscono di una diminuzione drastica del flusso idrico che non si era, finora, mai vista. Colpa di un inverno mite, con poche precipitazioni piovose e poca neve e la seguente estate rovente che stiamo vivendo, con continue ondate di calore e bollini rossi e arancioni, segno che non c’è nessuna tregua per la terra che vuole acqua. Ed è proprio l’agricoltura al centro di tutte le preoccupazioni perché, come dice l’Associazione consorzi di bacino, ancora qualche settimana e poi davvero non si saprà come far fronte alle irrigazioni. La situazione meteo non sembra che darà una mano agli agricoltori, almeno a giudicare dalle temperature che non subiranno variazioni, come anticipano i meteorologi. L’invaso di Occhito ha perso 15 milioni di metri cubi d’acqua in 8 giorni. Siamo a soli 20 milioni milioni dal volume morto. Molti comuni hanno deciso di razionare l’acqua anche nelle abitazioni, invitando i cittadini a non sprecare e farne un uso saggio. E, a proposito di uso consapevole e saggio, i cittadini si chiedono se le fontanelle nelle strade, che erogano acqua fresca h24 in molti centri molisani, tra questi anche Campobasso, siano ora un lusso che non ci si può più permettere.