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lunedì, Novembre 25, 2024

A Trivento le letture in BCC: presentazione di due volumi e dialogo con l’autore Giovanni Pede

TriventoA Trivento le letture in BCC: presentazione di due volumi e dialogo con l’autore Giovanni Pede

Letture in BCC a Trivento: presentazione di due volumi e dialogo con l’autore Giovanni Pede. Si terrà a Trivento, il prossimo 8 agosto, alle ore 19.00, presso il Centro Polifunzionale comunale, il dialogo con l’autore Giovanni Pede e la presentazione di due volumi: Dal Volturno al Macerone, nascita di un Regno; Dal Macerone a Gaeta, l’ultima difesa delle due Sicilie. Dal Volturno al Macerone, nascita di un regno: Alla storia locale, non meno che a quella di taglio specialistico, si offrono oggi inedite prospettive: ricreare e proporre materiali che completino, arricchiscano, riequilibrino quanto già sappiamo o ripropongano, secondo originali visuali, interpretazioni che il tempo o le ragioni di parte hanno cristallizzato e svuotato di fermenti significativi. Nel partecipato racconto delle cruciali settimane che precedettero il referendum che sancì «L’Italia una e indivisibile», il discosto Molise riceve un fascio di luce come raramente gli è accaduto nella sua storia moderna. Il suo territorio diventa lo scenario di eventi militari e sociali che ebbero un peso notevole nel determinare l’esito finale della resistenza borbonica alla rivoluzione garibaldina e all’invasione dell’esercito piemontese. Dal Macerone a Gaeta, l’ultima difesa delle due Sicilie: L’esercito del Regno delle Due Sicilie era davvero un esercito di stranieri e di mercenari, di uomini sanguinari e feroci contro i loro stessi fratelli? O, peggio ancora, di ufficiali traditori, pronti a passare dalla parte del vincitore? In realtà, era un esercito nazionale la cui principale ragion d’essere era il mantenimento dell’ordine interno, ma che fece la sua parte quando il Re se ne mise a capo, dopo le dimissioni del governo costituzionale napoletano. La ricerca degli autori si propone di approfondire questi aspetti di storia militare ricordando tanti fedeli “soldati del Re” e focalizzandosi sul periodo che va dal risolutivo intervento armato sardo-piemontese del 12 ottobre 1860 alla metà del mese successivo. L’irresolutezza dell’alto comando napoletano, cui non fu estraneo lo stesso Re nell’ingannevole speranza in un aiuto francese, rimandò lo scontro definitivo con l’Armata Sarda fino a che fu troppo tardi e tutto compromesso in una settimana o poco più. La ritirata si concluse solo a Gaeta, una fortezza che, a causa del mortale immobilismo degli ultimi anni di regno di Ferdinando II, non era in grado di resistere a un assedio sostenuto da cannoni a grande gittata, di fronte ai quali gli artiglieri napoletani nulla poterono. Giovanni Pede, nato a Vinchiaturo nel 1953 e laureatosi in Ingegneria Meccanica alla Sapienza nel 1978, ha lavorato per quasi quaranta anni in ambito industriale e nel campo della ricerca. È autore di oltre 100 pubblicazioni scientifiche e di diversi saggi di storia militare

 

 

 

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