E’ stato un pomeriggio movimentato in carcere a Campobasso. Attimi di tensione, ma la situazione è rientrato alla fine. Si era parlato di rivolta, accoltellamenti. Niente di tutto questo, ma un detenuto è rimasto comunque ferito, dopo una colluttazione con altri detenuti.
A raccontare come sono andati i fatti, in serata, è stato il comandante della polizia penitenziaria della struttura di Via Cavour Cesare Pietrangelo. Quell’ambulanza uscita introno alle 17 diretta all’ospedale trasportava un detenuto nordafricano in codice giallo. Necessitava medicazioni, nessuna ferita da taglio, nessun accoltellamento, ha precisato il comandante. Aveva sul corpo le conseguenza della lite. Non gravi. Tutto era iniziato con suo collega di detenzione, il quale era salito sul tetto di una sezione per protestare contro altri detenuti. Pietrangelo e altri agenti lo hanno calmato e riportato in cella. intanto era scoppiata la lite. Pochi attimi, pugni e calci. Il nordafricano, sui 35-40 anni, da tempo residente a Campobasso, a terra. “Io, però, non sono stato aggredito” ha dichiarato il comandante Pietrangelo “ma ho avuto un malore. Forse lo stress, la tensione, le tante ore di lavoro che facciamo. Sono stato medicato e mi sono ripreso e sono tornato a lavorare” ha sottolineato.
“Siamo sotto organico e la situazione è esplosiva” ha aggiunto. A confermare che non c’è stata alcuna rivolta né aggressione anche una nota ufficiale del Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria. “Due detenuti facinorosi – si legge – hanno opposto resistenza e sono stati immobilizzati dagli agenti di polizia penitenziaria in servizio. Per entrambi il Provveditore regionale per il Lazio, l’Abruzzo e Molise ha firmato il trasferimento in altro istituto e sono stati portati via. Così come colui che era salito sul tetto. Provvedimenti per le persone coinvolte nella rissa
Una situazione delicata quella di carceri sovraffollate con personale sotto organico, come anche in Molise. La richiesta è che si intervenga subito.